Il sospetto che volesse far precipitare la moglie dal balcone di casa, cadono le accuse ad un anziano

 
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Gela. Rischiava di dover lasciare l’abitazione di famiglia perché accusato di violenze sulla moglie. In base ad alcune segnalazioni giunte alle forze dell’ordine, avrebbe addirittura tentato di spingerla nel vuoto dal balcone di casa. Accuse che però si sgonfiano e un anziano (ottantaseienne) potrà continuare a vivere insieme alla consorte. Nelle scorse ore, è stato sentito davanti ai carabinieri. Ha spiegato l’intera vicenda, sottolineando come in realtà avrebbe solo cercato di impedire alla moglie atti di autolesionismo. La donna ottantenne soffrirebbe di disturbi psichici e in più occasioni avrebbe tentato di infliggersi ferite. L’anziano ha bloccato sul nascere eventuali gesti estremi. Inizialmente, era stato ipotizzato di imporgli l’allontanamento dalla consorte e dalla loro abitazione. Il difensore, l’avvocato Joseph Donegani, ha a sua volta chiarito che l’unico interesse era proprio tutelare la moglie.

Alcuni passanti, accortisi di quanto accadeva, avrebbero mal interpretato l’azione dell’anziano, ritenendo che volesse far del male alla moglie. Così non era, invece, e lo stesso pm che ha valutato i fatti (il sostituto Ubaldo Leo) ha deciso di non chiedere la convalida della misura dell’allontanamento dall’abitazione.

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