Il tentato omicidio di Sant’Ippolito, Pizzardi non parla davanti al giudice: si è avvalso della facoltà di non rispondere

 
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Gela. Si è avvalso della facoltà di non rispondere

davanti al giudice delle indagini preliminari Lirio Conti.

Gli spari a Sant’Ippolito. Non ha parlato il ventiduenne Grazio Pizzardi, accusato di tentato omicidio, dopo aver sparato contro il diciannovenne Rosario Di Natale. Difeso dall’avvocato Carmelo Tuccio, il giovane è stato sottoposto all’interrogatorio nel carcere di Balate, dove è attualmente detenuto. I pm della procura hanno ribadito la richiesta di custodia cautelare in carcere per Pizzardi che sarebbe pericoloso, data la modalità dell’azione messa a segno tra le vie del quartiere Sant’Ippolito nel tentativo di colpire il rivale. Il gip ha convalidato l’arresto, confermando la misura della custodia cautelare in carcere. Pizzardi avrebbe sparato per vendicare un presunto sgarro subito. Un proiettile, esploso dalla pistola giocattolo modificata impugnata dall’indagato, ha trapassato l’avambraccio del diciannovenne. Pizzardi è stato poi bloccato dai carabinieri intervenuti in via Legnano. Per i militari, avrebbe avuto l’intenzione di uccidere il rivale.

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