Il trasporto dei rifiuti da Timpazzo a Motta Sant’Anastasia, Panebianco contro la Regione: “Privati avvantaggiati, va bloccato”

 
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Gela. “Non ci sono le condizioni per rispettare, già da lunedì, quanto disposto nel decreto firmato dal dirigente generale del dipartimento acqua e rifiuti”.

L’Ato Cl2 contro il trasporto a Motta Sant’Anastasia. Non lascia dubbi la comunicazione inviata dal commissario liquidatore dell’Ato Cl2 Giuseppe Panebianco sia al presidente della Regione Rosario Crocetta sia allo stesso dirigente generale Maurizio Pirillo. Quindi, per Panebianco l’obbligo di trasportare il sopravaglio della frazione secca dalla discarica Timpazzo al sito privato Oikos di Motta Sant’Anastasia va annullato immediatamente. Una linea confermata anche dagli altri responsabili delle discariche siciliane, nel corso dell’incontro tenutosi ieri a Palermo. Il provvedimento, ufficialmente, è stato emesso nel tentativo di evitare la saturazione della discarica Timpazzo. Per Panebianco e per il responsabile tecnico del sito di conferimento locale Sergio Montagnino, il trasporto nel sito privato va solo ad aumentare i costi, senza incidere sul prossimo futuro della discarica. La quota di rifiuti abbancati a Timpazzo, infatti, si è ridotta drasticamente e se dalla Regione arrivasse il via libera definitivo ai lavori di ampliamento, il sito garantirebbe la piena fruibilità per i prossimi dieci anni. Quindi, l’obbligo di conferire in un sito privato, peraltro in assenza di una situazione emergenziale, viene ritenuto un passo errato mosso dai dirigenti regionali. Nella comunicazione, inoltre, i vertici dell’Ato Cl2 in liquidazione richiamano la sentenza del Tar di Palermo che ha accolto il ricorso dei manager Oikos, ribadendo però che gli stessi magistrati non indicano alcun obbligo di trasporto del sopravaglio abbancato a Timpazzo.

La giunta contesta l’atto. “Non è un provvedimento attuabile”. Il vicesindaco Simone Siciliano esclude che il trasporto del sopravaglio della frazione secca da Timpazzo a Motta Sant’Anastasia possa essere una mossa utile. “Peraltro – dice ancora – quel sito, in base ai dati che ci sono stati forniti, non avrebbe neanche le necessarie caratteristiche. Impugnare il provvedimento della Regione? Non lo escludiamo”.

Il Tar accoglie la sospensiva sugli impianti dell’Ato. Intanto, proprio i giudici del Tar di Palermo hanno accolto la richiesta di sospensiva avanzata dal commissario liquidatore dell’Ato Cl2 Giuseppe Panebianco che ha contestato la recente ordinanza regionale, firmata dal presidente Rosario Crocetta, che avrebbe da subito obbligato l’Ato Cl2 a trasferire la proprietà degli impianti alla Srr4. “I giudici del Tar hanno accolto la richiesta di sospensiva – spiega Panebianco – quindi, gli effetti dell’ordinanza vengono bloccati”.

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