Il tribunale…costa, la giunta vuole 8 milioni di euro dal Ministero: scelto l’avvocato per agire, la parcella è da 12 mila euro

 
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Gela. All’appello mancherebbero circa otto milioni di euro.


I soldi del Ministero. Conti che arrivano dai tecnici dell’assessore al bilancio Fabrizio Morello, tra i primi a spingere affinché si bussasse al Ministero della giustizia per avere soldi mai confluiti nelle casse del municipio. Si tratta di un maxi credito che il Comune vanta proprio nei confronti del ministero. Nel tempo, sono state anticipate enormi spese per i servizi collaterali, essenziali alla quotidianità del palazzo di giustizia. Dalle utenze telefoniche a quelle elettriche, passando per i servizi di vigilanza armata nella struttura. I conti, però, non tornano. L’amministrazione comunale, come ha sostenuto Morello, ritiene di avere il diritto di riscuotere somme che, sicuramente, aiuterebbero le casse del municipio. Così, sta per partire l’azione civile. In sostanza, il ministero potrebbe essere chiamato davanti ai giudici. A questo scopo, a metà luglio, la giunta ha dato mandato ad un legale di fiducia, che si occuperà dell’intera vicenda. Totale, calcolato al minino delle tariffe, circa dodicimila euro. Questa la parcella che verrà garantita all’avvocato Vincenzo Iannì, che è appunto il legale scelto dalla giunta nel tentativo di recuperare i soldi. L’impegno spesa è stato formalizzato negli scorsi giorni.

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