Il tribunale “abusivo” e l’improvvisa memoria del Pdl in tempo di elezioni

 
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Gela. «A Gela la massima istituzione preposta alla garanzia e al rispetto della legalità, ossia il tribunale cittadino, si trova in una condizione abusiva, alla quale ha concorso anche la passata amministrazione comunale, guidata dall’allora sindaco Rosario Crocetta, attualmente impegnato con il Pd nella conquista della presidenza della Regione Siciliana».

Lo ha detto il deputato del Pdl Alessandro Pagano, membro della commissione Finanze della Camera, illustrando l’interrogazione, presentata insieme al parlamentare Giuseppe Marinello, al ministro della Giustizia. «Il tribunale – prosegue Pagano – sorge su un terreno privato acquisito dieci anni fa dal Comune senza che sia stato legittimamente espropriato. Le irregolarità, nonchè le legittime pretese della famiglia proprietaria del terreno – aggiunge – sono state riconosciute da ben sentenze emesse dal tribunale adito, le quali hanno statuito la condanna del Comune alla restituzione del bene e al risarcimento dei danni». «Il comune ha rispettato la legge applicando l’art 43 del dpr 2001, una norma che solo nel 2010 la Corte Costituzionale ha dichiarato incostituzionale» ha replicato l’avvocato Elisa Nuara (Pd), ex assessore all’urbanistica del comune e vicesindaco dell’ultima giunta Crocetta. «L”esproprio è avvenuto negli anni precedenti all’amministrazione Crocetta, che ha soltanto rispettato la legge consentendo la costruzione della più importante opera pubblica di Gela, evitando così di incorrere in sanzioni a causa di eventuali ritardi. È evidente il tentativo del Pdl di sollevare una polemica del tutto infondata e strumentale a tre giorni dal voto». La famiglia Calafiore invece ha scritto al ministro della Giustizia, cui ha dettagliatamente raccontato la vicenda del tribunale ed ha infine chiesto l’invio di «qualche onesto e capace ispettore ministeriale che potrà meglio indagare e relazionare a trecentosessanta gradi sulla vicenda».

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