Il “valzer” dell’accordo di programma, Musumeci: “L’abbiamo facilitato…tocca alle imprese”

 
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Palermo. “Ora tocca alle imprese”. Per il presidente Nello Musumeci, che questa mattina a Palazzo d’Orleans ha incontrato la stampa, la Regione ha già fatto quel che doveva, coprendo finanziariamente l’accordo di programma per l’area di Gela. Insomma, i famosi 25 milioni di euro, che sindacati e politica locale hanno bollato come una sorta di “mancetta”. “Quindici milioni da parte del governo nazionale – ha detto – e dieci milioni da parte del governo regionale. Ora toccherà alle imprese”. Parole che stridono con quanto profetizzato dal sindaco Domenico Messinese e dal suo vice Simone Siciliano, convinti che quei venticinque milioni di euro siano solo l’inizio della catena di finanziamento. Due giorni fa, inoltre, l’amministratore delegato di Invitalia Domenico Arcuri, sentito dalla commissione industria del Senato, ha precisato che “ci sono Venezia, Gela, Frosinone, Porto Vesme, Porto Torres e un’area di crisi campana che non sono ancora arrivate a Invitalia perché il processo è in corso di evoluzione”. Tutt’altro che un passo spedito.

“Dobbiamo capire cosa succede a Priolo e Melilli, nel milazzese – ha proseguito – cosa è accaduto a Gela, lì il polo è al centro di un processo di riconversione industriale facilitato dalla Regione. Lo si attendeva da anni”. Musumeci, come emerso da un incontro avuto negli scorsi giorni con Vincenzo Cascino (capogruppo in consiglio comunale del suo movimento), dovrebbe visitare la città a settembre. Forse, potrebbe essere l’occasione giusta per incastrare tutti i pezzi di un puzzle che, per ora, si ferma a 25 milioni di euro e a una sequela senza fine di “spot”.

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