Il vescovo Pennisi alla festa per Alabiso: “Anche i laici siano da esempio”

 
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Gela. C’era l’associazione dei marinai, le autorità politiche e militari e soprattutto tantissimi fedeli. Una chiesa del Rosario gremita ha seguito con silenzio e attenzione l’omelia del vescovo Michele Pennisi, invitato per la celebrazione del cinquantesimo anniversario di sacerdozio di monsignor Grazio Alabiso.

Pennisi, che ha lasciato la diocesi di Piazza Armerina per l’incarico a Monrela, ha esortato soprattutto i laici a dare il proprio contributo quotidiano per fare conoscere la dottrina sociale della chiesa, puntando sui principi di solidarietà e sussidarietà, e mettendo al primo posto sempre il bene comune. L’incontro è stata occasione di riflessione sul tema: “Guidati sulla via di Cristo siamo luce, sale e lievito del mondo”.

 

Il vescovo Pennisi ha ricordato il sacrificio di don Pino Puglisi, che ha combattuto con la sua semplicità e forza spirituale la mafia. Parlando di padre Alabiso, il vescovo di Monreale gli ha augurato di continuare ad essere segno visibile di fede cristiana per chi si avvicina a lui. Un esempio anche per i giovani che oggi sono distratti da tante attrazioni materiali e che spesso perdono di vista la centralità dell’uomo. Domenica invece è stato trattato un tema che riguarda uno dei tre compiti che caratterizza il presbitero: santificare, insegnare, governare. Monsignor Paolo Urso, vescovo di Ragusa, ha incentrato la sua riflessione sulla preghiera (“Uniti a Cristo nella preghiera siamo comunità Sacerdotale”). Agli incontri sono invitati anche i gruppi di apostolato della preghiera, il gruppo pro sanctitate, divina misericordia, gruppi di preghiera Padre Pio. Stasera I festeggiamenti proseguono con la presenza del vescovo di Caltanissetta, Mario Russotto. 

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