Il “Vincenzo Presti” al Gela Calcio, passa la mozione: cosa farà adesso la giunta?

 
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Gela. La gestione dello stadio comunale “Vincenzo Presti” da assegnare al Gela Calcio che si appresta ad iniziare il campionato di serie D. La gestione del “Vincenzo Presti”. Alla fine, è passata la mozione presentata da Salvatore Scerra e dal gruppo consiliare di Forza Italia. La questione, però, ha fatto emergere non poche distanze, soprattutto politiche. “Questa società va tutelata – ha detto lo stesso Scerra – in una fase di crisi economica come quella attuale, c’è un presidente, Angelo Tuccio, che ha deciso di investire per riportare in auge il nome del Gela Calcio ma soprattutto di questa città. Purtroppo, soprattutto negli scorsi anni, l’impianto ha dovuto sopportare attività non previste. Adesso, bisogna cambiare rotta e assegnare la gestione alla prima compagine calcistica della città”. Se Salvatore Gallo del Partito Democratico e Salvatore Sammito di Un’Altra Gela hanno sostenuto pienamente la mozione, non risparmiando dubbi sulle passate gestioni amministrative, distinguo sono arrivati dai banchi del Polo Civico. Guido Siragusa e Sandra Bennici hanno chiesto maggiore apertura, non solo escludendo una gestione esclusiva da parte del Gela Calcio ma soprattutto spostando l’attenzione anche sull’esigenza di intervenire in altri impianti sportivi della città, ad iniziare dall’impianto “Enrico Mattei” di Macchitella. Una linea accolta dal capogruppo dell’Udc Giovanni Panebianco. “Bisognerà verificare le condizioni di questo affidamento – ha spiegato – anche sul fronte dei canoni da versare. Non si può pretendere che strutture pubbliche vengano concesse gratuitamente”. A sostegno di un affidamento del “Vincenzo Presti” alle sole società calcistiche della città si è detto il capogruppo della Lista Musumeci Vincenzo Cascino. Il sì è arrivato ancje dal capogruppo del Pd Vincenzo Cirignotta. La mozione che impegna l’amministrazione comunale, che intanto ha chiuso una transazione da circa 22 mila euro con l’azienda che si occupò di realizzare il manto erboso dello stadio di contrada Giardinelli, è passata con i voti favorevoli dei pochi consiglieri comunali rimasti in aula. Guido Siragusa, seguito poi da Anna Comandatore della Lista Musumeci, ha lasciato l’aula dopo un intenso diverbio verbale con il presidente di turno del consiglio comunale Maria Pingo. Le storie tese, evidentemente, hanno ragioni più profonde di quelle semplicemente politiche.

Tariffe di favore ai nuclei familiari in difficoltà. Intanto, non ha retto il numero legale quando si è trattato di votare la mozione presentata dal gruppo consiliare di Reset 4.0. Luigi Di Dio e Francesca Caruso hanno chiesto un intervento finalizzato non solo ad ampliare la sfera dei possibili fruitori di un assegno civico, tra i tanti nuclei familiari in difficoltà, ma anche a prevedere tariffe idriche di favore per quegli utenti con soglie di reddito sempre più basse. L’assessore Licia Abela ha preannunciato di aver già avviato un giro di consultazioni con i funzionari del suo settore. A sostegno della proposta si sono schierati i consiglieri comunali del Movimento 5 Stelle e il Partito Democratico. “Peccato – ha detto Di Dio – che davanti ad argomenti così importanti, molti colleghi corrano via a gambe levate. Evidentemente, sono gli stessi che, nelle passate esperienze amministrative, non sono riusciti a risolvere questioni cruciali per famiglie che fanno fatica a resistere”. L’aula ha detto sì anche alla mozione, presentata da Forza Italia e Reset 4.0, che impegna l’amministrazione ad intervenire lungo il cavalcavia di Settefarine per l’avvio di una serie di interventi straordinari.

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