In aula…per niente, mancano i dirigenti e ritornano le “prostitute”: cade ancora il numero legale

 
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Gela. Un consiglio comunale in rottura prolungata, dirigenti assenti e un’amministrazione che non sembra più in grado di garantire il “minimo sindacale” per la gestione dell’ente. Sarà l’aria della terza sfiducia (con la mozione dei diciotto che dovrebbe arrivare in aula entro le prossime settimane), ma i lavori dell’assise civica sono paralizzati. In ventiquattro ore, due sedute durate appena una manciata di minuti e nessun atto approvato. Anche questa sera, dopo che ieri era mancato il numero legale, la confusione l’ha fatta da padrona. In aula, non si sono presentati i dirigenti che avrebbero dovuto dare pareri sugli atti delle modifiche al regolamento di polizia mortuaria. Il sindaco Domenico Messinese, praticamente in apertura di seduta, ha deciso di ritirare l’atto portato in aula. Un caos, reso ancora più “scenico” dalle risposte politiche che sono state recapitate al primo cittadino. Martedì sera, durante la seduta di question time, rispondendo ai centristi di Noi con l’Italia, Messinese ha parlato di “palcoscenico per vecchie prostitute della politica che si vogliono trasformare in giovani vergini affascinanti”. “Ma perché ci costringete a venire in aula a perdere tempo? – ha detto ironicamente il consigliere Carmelo Casano – io non sono una vecchia prostituta. Sono una prostituta di lusso e piuttosto che perdere tempo in un’aula vuota, avrei potuto farmi pagare dai miei clienti”. Casano ha da tempo rotto qualsiasi tipo di possibile dialogo con l’amministrazione comunale, ritenendola ormai inadeguata.

Anche l’altra indipendente Maria Pingo ha chiesto di fare chiarezza sulle modifiche al regolamento di polizia morturia, di modo da trovare una soluzione che non costringa solo alla requisizione dei loculi delle confraternite. Il grillino Angelo Amato, invece, ha contestato l’assenza in aula dei dirigenti, seppur convocati. “Dovevano rilasciare pareri molto importanti – ha detto – chiedo che venga aperto un procedimento disciplinare nei loro confronti e che gli atti vengano trasmessi all’Autorità nazionale anticorruzione”. Per protestare, davanti alle sedie vuote dei dirigenti, i consiglieri di Sicilia Futura e il centrista Vincenzo Cirignotta hanno abbandonato l’aula. Un’uscita anticipata chiesta dal futurista Antonino Biundo. Alla fine, il numero legale non ha retto e sarà necessaria una nuova convocazione. Il presidente Salvatore Scerra ha chiuso la seduta.

3 Commenti

  1. Continuate con questo perfido balletto Signor Sindaco si dimetta lo faccia per carità verso questa questa Città che le ha dato 22000 voti che avuto fiducia in lei ritorni in silenzio al suo lavoro e lasci che questa Comunità possa ritrovare la serenità e la posssibiltà di rialzarsi In nome di Dio se ne vada

  2. Uno schifo di amministrazione, mi rivolgo a voi consiglieri se vi potete chiamare cosi, basta dimettetevi avete portato la città allo sbando totale. Fatelo per un bene per la popolazione che vi ha dato il voto.

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