In auto con il fratello che era stato espulso dall’Italia, due anni a Bodinaku: fermati sulla Gela-Catania

 
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Gela. Fermato, a bordo di un’auto, lungo la statale 117 bis Gela-Catania. Il ventisettenne Igland Bodinaku, adesso, è stato condannato a due anni di reclusione.


I controlli sulla 117 bis. Il giovane, infatti, si trovava insieme al fratello Malvin e ad altrui due coetanei, con precedenti penali alle spalle. Per i magistrati della procura e per i poliziotti del commissariato che effettuarono i controlli, l’imputato avrebbe favorito il fratello, che intanto aveva violato il provvedimento di espulsione dal territorio italiano, non rispettando le misure di sicurezza impostegli. Il pubblico ministero Pamela Cellura ha chiesto la condanna ad un anno e nove mesi di detenzione. Il giudice Lirio Conti, invece, ha pronunciato un dispositivo di condanna a due anni di detenzione. Il difensore di fiducia, l’avvocato Carmelo Tuccio, ha però chiesto l’assoluzione del giovane albanese, da anni residente in città insieme alla famiglia. Per la difesa, infatti, sarebbero mancati gli estremi per sostenere le accuse contestate. Il fratello dell’imputato, a sua volta finito a processo, è stato assolto, perché già giudicato per gli stessi fatti. Di conseguenza, per il difensore sarebbero mancati gli estremi del reato. Una linea, però, non accolta dal giudice.

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