In città quasi impossibile muoversi in bus, il servizio è sempre più carente

 
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Gela. Attese che toccano anche i cinquanta minuti, segnaletica e informazioni che mancano e fermate a cielo aperto. Sono queste le condizioni che si trovano ad affrontare i fruitori del servizio di trasporto pubblico. I tagli continui che arrivano dalla Regione l’hanno precarizzato del tutto. Tratte ridotte, pochi bus (e spesso vetusti) e una mobilità alternativa alle auto che praticamente non esiste. Così, chi sceglie di muoversi in autobus lungo la città si trova a vivere come una sorta di figlio di un Dio minore. Molti quartieri sono quasi del tutto tagliati fuori dalle tratte coperte dai mezzi.

Anche raggiungere il posto di lavoro è quasi impossibile. Le lamentele degli utenti (arrivate a questa redazione) sono tante e tutte concentrare sull’assoluta insufficienza di quanto messo a disposizione dall’Ast, l’azienda che ancora oggi gestisce il servizio in città.

2 Commenti

  1. Questo perche’ Quasi nessuno paga il biglietto del pullman e il sistema va in tilt come tutte le cose al sud ove si ha la mentalita’ di evadere tutto e tutti. Dobbiamo metterci in testa che quando qualcuno non paga un ticket questo si ripercuote su quelli onesti che pagano con aumenti o addirittura collasso del sistema con perdita e tagli di corse. Stessa cosa nella spazzatura ove il 40 per cento non paga e facendo ricadere il tutto sugli onesti cittadini. Per quelli veramente poveri che non possono pagare il comune deve applicare il baratto e cioe’ la possibilita’ di dare un contratto di lavoro per lavori socialmente utili in cambio del pagamento delle tasse comunali come si fa in tanti Comuni.

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