In municipio ritardi sugli atti finanziari, Di Modica: “Non arrivano neanche in commissione”

 
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Gela. Tra le falle amministrative che la giunta quater del sindaco Domenico Messinese proprio non riesce a coprire c’è sicuramente quella degli enormi ritardi nell’approvazione degli strategici atti finanziari. Addirittura, nonostante la nomina di un esperto esterno, non si sono ancora viste le misure correttive imposte dalla Corte dei Conti. Il termine fissato dai magistrati palermitani è scaduto da tempo. Lacune che vengono ribadite dal consigliere indipendente Angela Di Modica, ex presidente della commissione bilancio (anche se ha scelto di non partecipare più alle riunioni rinunciando ai gettoni di presenza). “Ad oggi, nessun atto finanziario con richiesta di parere è pervenuto sul tavolo della commissione bilancio – dice – l’ultimo è stato il piano triennale delle opere pubbliche inserito all’ordine del giorno dalla presidenza del consiglio comunale ma che a mio avviso e come dichiarato da mesi va ritirato perché irricevibile sia per l’assenza del bilancio di cui è allegato fondamentale sia per l’ammanco di notevoli risorse che sono state deferite per il 2019. Non mi risulta che la commissione bilancio abbia espresso parere in merito a quest’atto”.

La presidente Romina Morselli, in attesa che l’assise civica si pronunci sulla terza mozione di sfiducia che verrà trattata il 7 settembre, ha sospeso le attività della commissione. Per Di Modica, lo stallo in commissione dura da tempo, anche a causa dell’assenza di atti che dovrebbero arrivare dall’amministrazione comunale. “Nessun altro documento finanziario è pervenuto al vaglio della commissione bilancio – continua – solo una lettera da parte del sindaco datata 14 agosto con la quale comunica che l’amministrazione sta lavorando sui correttivi. Mi sembra doveroso ricordare che alla data della missiva i correttivi avrebbero dovuto essere approvati. Ad oggi, al vaglio della commissione bilancio non c’è alcun atto finanziario oggetto di valutazione e da proporre al voto in aula consiliare. Non sussistono richieste di parere sui correttivi di bilancio, tanto meno sul bilancio consuntivo 2017 e sul previsionale 2018, anche questi scaduti da tempo e non approvati in giunta. Basta leggere i verbali della commissione, che sono pubblici, per capire che tipo di attività è stata condotta”.

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