In municipio senza soldi anche i revisori dei conti, il paradosso: “Costretti a mendicare il compenso”

 
2
Il sindaco Domenico Messinese e il dirigente al bilancio Alberto Depetro

Gela. Con le casse asfittiche del municipio, anche i revisori dei conti sono costretti a “mendicare il proprio compenso”. Una nota di fuoco, quella che i professionisti del collegio hanno inoltrato al sindaco Domenico Messinese, ma anche alla presidenza del consiglio comunale, al segretario generale e ai dirigenti dei settori bilancio e affari generali. I tre revisori, che si occupano dei controlli su gran parte delle procedure finanziarie dell’ente, attendono da circa un anno. I loro pagamenti sono fermi al secondo trimestre del 2017. Insomma, una sorta di paradosso. Chi controlla i conti dell’ente non riceve quello che gli spetta. Per giunta, i controllori sono costretti a chiedere ai controllati. La nota è stata inoltrata anche ai consiglieri comunali. Una situazione sempre più complessa e la vicenda dei revisori dei conti è solo una delle tante vette. Le casse del municipio rischiano il dissesto, reso ancora più drammatico dalla falla dei debiti fuori bilancio, a cominciare da quelli accumulati per la gestione del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti. Senza retribuzioni, viene messa in discussione l’autonomia di un organismo di controllo cruciale. Senza soldi sono rimasti anche i componenti dell’organismo indipendente di valutazione, altro tassello fondamentale del sistema di controllo interno al municipio.

A rischio l’autonomia dei revisori. “Le continue richieste di soddisfo – si legge nella nota a firma di Assunta Cattuto, Graziano Ponzio e Salvatore Corso – trovano allarmanti risposte da parte dei dirigenti coinvolti circa lo smarrimento dei documenti fatture o di mancata reperibilità degli atti di liquidazione o ancora di essere in fila per il cronologico dei pagamenti”. I revisori sono decisamente espliciti nel denunciare il tentativo di mettere a rischio la loro autonomia. “Si ritiene che, alla luce di quanto sopra descritto – scrivono ancora – tale comportamento sia volto a minare l’autonomia e l’obiettività del collegio dei revisori dei conti, il quale è costretto a mendicare il proprio compenso ed a ringraziare i dirigenti per il pagamento, con oltre un anno di ritardo, della proprie competenze”. Un’altra grana che pesa sulle casse del municipio. Neanche i controllori, ormai, hanno la certezza di essere pagati.

2 Commenti

  1. ci sono professionisti e imprese che vantano crediti dal 2014 di cosa si sorprendono i revisori. o forse gli altri creditori non hanno il loro stesso diritto.

Rispondi a Giovanni70 Cancella la risposta

Please enter your comment!
Please enter your name here