Inaugurata la Breast-unit, unità di eccellenza per curare i tumori al seno

 
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La festa della prima inaugurazione della Breast Unit.

Gela. Il presidio ospedaliero “Vittorio Emanuele” ha inaugurato la Breast-unit, ovvero il reparto di Senologia. Sarà Giuseppe Di Martino, il dirigente medico dell’importante unità operativa di completamento all’offerta sanitaria in termini di prevenzione e cura delle patologie oncologiche, che avverte, “nel 2016 avremo appena sei Breast-unit in tutta l’isola.

Sarà possibile mantenere il reparto solo se tutta la popolazione crederà nelle nostre capacità –sottolinea – Attualmente, garantiamo 150 interventi annui di donne operate al seno e siamo stati i primi a intervenire con il metodo del linfonodo sentinella”.

E’ stato il vescovo della diocesi di Piazza Armerina, monsignore Michele Pennisi, a benedire i locali della Senologia e quelli dell’Hospice che aprirà i battenti all’inizio del nuovo anno.

Le volontarie dell’Ados Italia, coordinate da Grazia Lo Bello, hanno sollecitato il sindaco a farsi portavoce nei confronti del governatore Rosario Crocetta “per migliorare la sanità gelese – dice Dina Guarnaccia – per ambire a diventare punti di eccellenza sanitaria nell’intero bacino di utenza afflitto da patologie da industrializzazione”.

Il taglio del nastro virtuale del nuovo reparto è stato affidato al commissario straordinario dell’Asp, Paolo Salvatore Cantaro, accompagnato dal direttore di presidio “Vittorio Emanuele”, Luciano Fiorella e da Valeria Cannizzo.

“Siamo pronti a garantire un’assistenza completa a tutte le donne affette da tumore – dice Cantaro – La psicologa Antonia Maganuco si occuperà, sin dall’accoglienza delle pazienti, del supporto psicologico. Le donne potranno contare di un trattamento completo nell’arco di una sola giornata. Abbiamo umanizzato i rapporti, dove i pazienti non sono più considerati dei casi clinici ma persone con problemi da curare. Le donne in città avranno la stessa assistenza offerta dai migliori ospedali della nazione.

Il reparto ha nuove sale accoglienza e macchinari di ultima generazione”. Nulla è stato lasciato al caso, compresi i colori dei reparti, curati dalla dottoressa Cannizzo e finalizzati nella ricerca del calore che offre la città.

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