Inaugurata la Radioterapia: C’e’ Crocetta ignorata la vedova Moscato

 
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Gela. La Radioterapia intitolata alla memoria di Crocifisso Moscato è una realtà. La struttura appartenente all’unità operativa complessa Gela – San Cataldo ieri è stata ufficialmente presentata alla collettività. Diretta da Giovanni Cartia dal primo gennaio ha già effettuato 22 prestazioni ambulatoriali e tac di centraggio.

In attesa dell’avvio dei programmi di screening da integrare, come quello relativo al carcinoma della mammella e del cancro al colon retto, la radioterapia mira a portare a regime l’attività di cura sanitaria supportata da una dotazione di apparecchiature di ultima generazione.
Due acceleratori lineari “Siemens Artiste” (160 lamelle), una tac da 64 strati dedicata e un simulatore virtuale che si aggiungono ad un terzo acceleratore lineare in dotazione a San Cataldo. Le strutture appartenenti all’unità operativa complessa sono collegate dall’innovativo sistema di gestione digitale delle immagini radiologiche. Un sistema che colloca la Radioterapia ai vertici regionali per tecnologia e dotazione.
Le patologie trattate sono: neoplasie della mammella, del distretto testa-collo, ginecologiche, urologiche, dell’apparato gastrointestinale e del sistema nervoso centrale, metastasi cerebrali e ossee. La struttura si colloca in una più ampia offerta sanitaria che comprende, tra l’altro, le recenti inaugurazioni d’importanti servizi, quali le cure palliative e la terapia del dolore e l’Hospice, dirette da Gianpaolo Alario. Avviati dal primo luglio hanno già effettuato 50 impianti Picc, per il trattamento del dolore e nutrizione parentale, 450 prestazioni ambulatoriali, utilizzato mille fiale di morfina e analgesici maggiori per via orale.
Dall’Hospice sono transitati 90 ricoveri, accolti negli 8 posti letto dedicati all’assistenza a pazienti in fase terminale. La struttura che garantisce anche supporto alle famiglie dei pazienti, ha formato 40 operatori volontari e Oss.
“E’ stata realizzata una struttura importante – dice il governatore Rosario Crocetta – per curare i malati tumorali. Bisogna adesso fare partire un piano sanitario che miri alla prevenzione”. Per il sindaco Angelo Fasulo “servono altre strutture come questa”, mentre Maurizio Cirignotta, del movimento che porta il nome di Crocifisso Moscato, vero fautore della radioterapia in città, accusa: bisogna fare funzionare entrambi gli acceleratori lineari attraverso l’assunzione di personale. La Radioterapia parte con un solo acceleratore lineare e 4 prestazioni giornaliere. Dobbiamo garantire 25 prestazione giornaliere e l’utilizzo di entrambi gli acceleratori”.
Non invitata alla cerimonia la vedova Moscato: Giusi Licata, mentre l’ormai ex direttore generale dell’ospedale, Ettore Costa, ricorda che “la struttura ha rischiato di essere boicottata con la realizzazione di una palazzina. Per fortuna vinse la nostra tenacia”.

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