Incardona: “Rendiconto? Maggioranza unita solo dal “cchi mi tocca?”, Bennici: votano per la poltrona

 
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L'opposizione parla di "incapacità amministrativa ed inefficienza burocratica"

Gela. La collaborazione tra maggioranza e opposizione, soprattutto alla luce dello scontro di ieri sera in aula, durante la discussione sul rendiconto 2018, sembra più uno spot “istituzionale” che un’ipotesi percorribile. I “fedelissimi” del sindaco hanno attaccato a testa bassa gli avversari politici e il vicepresidente della commissione bilancio Romina Morselli ha parlato di “populismo”, dopo l’uscita dall’aula del drappello di opposizione. Non ha nascosto di non aver apprezzato l’atteggiamento assunto soprattutto dai consiglieri Salvatore Incardona e Giuseppe Spata, che hanno lasciato l’aula, dopo aver condiviso il lavoro sul rendiconto portato avanti dalla commissione. Incardona respinge le insinuazioni politiche dell’esponente di “Un’Altra Gela”. “Il consigliere Romina Morselli mente, sapendo di mentire, soprattutto sui componenti della commissione bilancio. Per ragione di verità assoluta, anche nei confronti dei cittadini, che possono tranquillamente estrapolare dal sito istituzionale i verbali della commissione bilancio, dico che l’intera commissione bilancio ed in particolare il sottoscritto ed il collega Giuseppe Spata, sin da subito, avevano subordinato il giudizio sul rendiconto all’audizione con il dirigente Alberto Depetro – dice l’esponente Udc – volevamo sviscerare e capire la reale situazione finanziaria dell’ente, così come abbiamo cercato di fare durante il consiglio monotematico richiesto tempo fa. Il dirigente, però, non si è presentato all’audizione, anzi, secondo quanto appreso dai giornali, ha preferito andare ad una riunione di maggioranza a spiegare il rendiconto, con la presenza del sindaco, piuttosto che informare anche i consiglieri di opposizione”. Per Incardona, gli attacchi che arrivano dalla maggioranza, sono sintomo di nervosismo politico, nell’ottica delle ultime nomine. “È chiaro che l’atto di ieri non era un atto di responsabilità, ma solo e soltanto un atto politico e soprattutto della maggioranza. A seguito degli interventi dei revisori, anche i consiglieri di maggioranza non hanno nascosto la loro preoccupazione in viso – dice ancora – però era un atto della maggioranza e doveva categoricamente essere votato positivamente. La maggioranza continua ad attaccarci utilizzando vocaboli che non sono degni di nota, ma che giustamente in un’ottica del “a mmia cchi mi tocca?”, dimostrano la vicinanza al sindaco. L’intero gruppo di opposizione ha sempre dimostrato grande rispetto per l’aula consiliare e soprattutto per gli interventi dei colleghi di maggioranza. Durante la seduta di ieri, il cosigliere Virginia Farruggia  ha rivolto delle domande ai revisori ed alla amministrazione ribadendo la necessità di appurare l’esistenza dei fondi da destinare al tfr dei lavoratori Ghelas. Ovviamente, la maggioranza non ha preso di buon occhio le scomode domande rivolte dalla collega e quindi, con assoluta mancanza di garbo istituzionale, ha cercato di prevaricarla”. L’uscita dall’aula, secondo il consigliere, si spiega come risposta all’atteggiamento dei pro-Greco. “Abbiamo, in blocco, lasciato l’aula, non per mancanza di responsabilità – conclude – ma per la ennesima situazione indecorosa che si viene a creare ogni volta che dai banchi dell’opposizione arriva qualche domanda rivolta all’amministrazione. Una maggioranza nervosa, che cerca di interrompere il lavoro e le richieste dell’opposizione. Non abbiamo mai detto di essere i migliori, siamo solamente dubbiosi e il dubbio è la caratteristica di chi vuol fare bene il proprio compito istituzionale”.

Una linea seguita anche dal consigliere di Fratelli d’Italia Sandra Bennici. “Primo punto all’ordine del giorno del consiglio comunale di ieri sera era l’approvazione di un rendiconto che doveva essere varato ad aprile, che così come hanno spiegato l’assessore di competenza, il dirigente e i revisori presenta delle forti criticità – dice – criticità e dubbi sollevati anche dalla stessa maggioranza su diversi temi ma sono stati arroganti e determinati nell’ostacolare l’opposizione anche solo per ottenere semplici chiarimenti. Ci hanno definito irresponsabili per aver lasciato l’aula in segno di protesta al loro atteggiamento ostruzionistico e di chiusura”. Bennici parla di scelte, quasi imposte, che hanno indotto i pro-Greco al sì. “Malgrado la maggioranza abbia dimostrato di essere poco convinta della regolarità degli atti – conclude – ha scelto ugualmente di approvarli senza condizioni, di moda da evitare un eventuale scioglimento del consiglio e quindi perdere la poltrona, alla quale si sentono tanto affettuosamente ancorati. La maggioranza dimostra ancora una volta di non voler fare gli interessi della comunità, visto che il governo della città dovrebbe fondarsi sui sani principi dell’onestà’ ,della correttezza e della legalità”. Lo scontro è chiaramente aperto, anche se i numeri non lasciano troppo spazio all’immaginazione politica.

4 Commenti

  1. Consigliere incardona ma lei non va a Palermo a trovare il suo assessore Pierobon? Sicuramente per qualcosa altrimenti non consumerebbe benzina inutilmente.

  2. Consiglio monotematico sullo stato economico-finanziario dell’ente 9 luglio
    Audizione del dirigente Depetro alla capi-gruppo del 15 ottobre argomento: il rendiconto
    Quante audizioni servono ai consiglieri per capire lo stato delle finanze dell’ente ?
    Se vi serve un aiuto ditelo che noi cittadini volenterosi siamo disposti a darvelo.

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