Incendi, armi ed estorsioni, il ritorno della stidda: giudizio abbreviato a giugno

 
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Gli imputati che hanno scelto l'abbreviato verranno giudicati dal gup di Caltanissetta

Gela. L’aula bunker del tribunale di Caltanissetta vedrà dipanarsi il giudizio nei confronti dei presunti nuovi affiliati alla stidda, tutti coinvolti nel blitz “Stella cadente”. E’ stata fissata la data della prima udienza davanti al gup del tribunale nisseno. Si tratta del troncone processuale definito a seguito di richieste di riti alternativi. Parallelamente, davanti al collegio penale del tribunale di Gela, sono a processo altri dodici presunti stiddari, sempre coinvolti nel maxi blitz coordinato dai pm della Dda di Caltanissetta ed eseguito dai poliziotti della mobile e da quelli del commissariato di via Zucchetto. Il giudizio abbreviato, fissato per giugno, riguarda Giuseppe Antonuccio, Giuseppe Alessandro Antonuccio, il collaboratore di giustizia Giovanni Canotto, Luigi D’Antoni, Bruno Di Giacomo, Giuseppe Giaquinta, Calogero Infurna, Emanuele Lauretta, Rosario Marchese, Gaetano Marino, Gianluca Parisi, Nicola Palena, Andrea Romano, Filippo Scerra, Alessandro Scilio e Gaetano Simone.

Nel corso di una lunga indagine, sono stati ricostruiti centinaia di episodi. Ci sono estorsioni, danneggiamenti, armi, forniture imposte e incendi, tra le varie vicende che vengono addebitate agli imputati. Il giovane collaboratore di giustizia Giovani Canotto, a sua volta imputato, con le sue dichiarazioni ha fornito diversi riscontri agli inquirenti. Secondo gli investigatori, i fratelli Bruno Di Giacomo e Giovanni Di Giacomo avevano ripreso le redini della stidda locale e l’inchiesta è arrivata fino in Lombardia, con il blitz “Leonessa”. Gli imputati che hanno scelto l’abbreviato sono difesi dagli avvocati Flavio Sinatra, Davide Limoncello, Francesco Enia, Giovanna Cassarà, Giacomo Ventura, Cristina Alfieri, Laura Caci, Rocco Guarnaccia, Maurizio Scicolone, Domenico Servillo, Fausto Pelizzari e Rocco Di Dio.

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