Incendi e intimidazioni, Caponetti: “Denunciare è fondamentale, fidarsi dello Stato”

 
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L'ex presidente dell'antiracket Renzo Caponetti

Gela. Ormai da anni, atti intimidatori, anche gravi, sono troppo spesso all’ordine del giorno in città, con i roghi notturni che negli ultimi giorni hanno distrutto due auto comunali e la Jeep del consigliere Alessandra Ascia. Una recrudescenza di intimidazioni e atti vandalici resa ancora più preoccupante dalla relazione annuale della Dia che parla ancora di Gela come una delle città fulcro di queste attività criminali. Il sindaco Lucio Greco ha chiesto la convocazione del Comitato per l’ordine e la sicurezza, coordinandosi con il prefetto di Caltanissetta Chiara Armenia. Ma è indubbio che l’atmosfera che si respira nell’ultimo periodo torna a farsi pesante. Lo conferma Renzo Caponetti, Presidente dell’Associazione Antiracket “Gaetano Giordano”, che invita tutti a non voltare la testa dall’altra parte, per evitare di fare passi indietro nella lotta alla criminalità. Caponetti sollecita i cittadini a fidarsi dello Stato che, nonostante la carenza di uomini e mezzi, mantiene sempre la sua presenza nel territorio ed è garante per tutti.

Il presidente dell’Antiracket poi punta i riflettori sui recenti atti vandalici che hanno colpito auto comunali o di proprietà di esponenti politici. Una strana recrudescenza che spesso va a coincidere con l’inizio delle campagne elettorali. Un brutto segnale secondo Caponetti.

1 commento

  1. La cosa che mi fa sorridere amareggiato è la scritta che da anni campeggia su tutti i cartelli d’ingresso in città …. “GELA CITTÀ DERACKETTIZZATA”! Non continuo che è meglio.

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