Incendi nella città di Crocetta: “Escono dal carcere e pensano di ricomandare”

 
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Gela. Due incendi di probabile natura dolosa che in poco meno di sette giorni hanno distrutto un’autofficina e uno stabilimento balneare sono bastati al governatore Rosario Crocetta per annunciare nuove iniziative di contrasto alla criminalità organizzata.

“Probabilmente qualcuno è uscito dal carcere e pensa di volere prendere il controllo del territorio – commenta Rosario Crocetta – Si allenano e stanno organizzando bande minorili alcune delle quali sono riconducibili a cosa nostra. Creano rapporti tra loro. E’ un fenomeno che abbiamo già contrastato. Adesso però la situazione è completamente diversa. C’è un’imprenditoria che denuncia e forze dell’ordine molto attente che operano nel territorio. E’ chiaro che noi non dobbiamo abbassare la guardia e la soglia della vigilanza – aggiunge il presidente della Regione -. Ritengo che dobbiamo dare delle risposte molto dure. Chi pensa che si può tornare indietro si sbaglia. I recenti arresti, compreso il ritrovo del covo delle armi, danno un bel messaggio contro quelle persone che hanno intenzioni di riorganizzare associazioni criminali in città. Intendo tornare spesso a Gela. Sono pronto ad avviare nuove iniziative in città con la collaborazione dell’associazione antiracket Gaetano Giordano e il senatore Beppe Lumia. Lo Stato è pronto a contrastare chi pensa di fare tornare la città negli anni bui”. Oltre agli incendi che hanno mandato in fumo gli investimenti dei fratelli Claudio e Massimiliano Amarù, titolari di un’autofficina in via Venezia, e di Emanuele Fraglica,  che gestisce lo stabilimento balneare di Macchitella, continuano a registrarsi i roghi notturni alle autovetture e, da qualche settimana, ai cumuli di rifiuti accatastati nelle strade.

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