Inchiesta appalto rifiuti, Comune cerca avvocato per parte civile: pubblicato avviso

 
0

Gela. L’indagine che ha portato all’udienza preliminare si è concentrata sul servizio rifiuti e sui costi previsti nel capitolato d’appalto che definisce i rapporti tra Palazzo di Città e Tekra, l’azienda campana che gestisce le attività. Davanti al gup del tribunale, tra due settimane, ci saranno ex sindaci, imprenditori dell’azienda campana, dirigenti e funzionari comunali, oltre all’attuale commissario liquidatore dell’Ato Cl2. L’amministrazione comunale ha deciso di costituirsi parte civile, ritenendo che i presunti illeciti contrattuali e d’affidamento abbiano creato un danno all’ente. L’incarico era stato affidato ad un legale, che però ha rinunciato per incompatibilità. In municipio si è posto quindi il problema di individuare un altro professionista, esperto in diritto penale. La giunta ha preso atto della rinuncia, ma ha comunque confermato l’intenzione di costituirsi. Per individuare un avvocato, a differenza di altre vicende analoghe, è stato deciso di affidarsi ad un avviso pubblico. Probabilmente, anche le polemiche sugli incarichi che hanno toccato la sfera familiare del sindaco, potrebbero aver influito. L’avviso è stato pubblicato e sono previsti cinque giorni per avanzare richiesta. Ad oggi, il Comune non è ancora costituito. La precedente udienza fissata per gennaio era slittata.

Le accuse dei pm della procura vengono mosse nei riguardi degli ex sindaci Angelo Fasulo e Domenico Messinese, della proprietà e di alcuni tecnici Tekra Alessio Balestrieri, Antonio Balestrieri, Maria Cerasuolo, Andrea Dal Canton, della dirigente comunale Patrizia Zanone, del funzionario di Palazzo di Città Valter Cosentino, della dirigente Ato Concetta Meli e dell’attuale commissario liquidatore dell’ambito Giuseppe Panebianco, che ha appena accettato l’incarico di amministratore delegato della Catanzaro Costruzioni, proprietaria della discarica di Siculiana, e a breve lascerà. Secondo gli investigatori, ci sarebbero state forti alterazioni dei costi, ma anche una possibile turbativa d’asta sulla gara d’appalto che consegnò il servizio a Tekra, attuale gestore (seppur in proroga). Gli approfondimenti toccarono inoltre i servizi svolti e la rispondenza al capitolato d’appalto. Una serie di irregolarità, che secondo i magistrati si sarebbe trascinata nel corso del tempo.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here