Inchiesta “Extra fines”, revocati domiciliari a Passaro: avrà obbligo firma

 
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Gela. E’ attualmente a processo per i fatti dell’inchiesta antimafia “Extra fines”, accusato di far parte del gruppo che avrebbe orbitato intorno al boss sessantenne Salvatore Rinzivillo. I giudici del collegio penale del tribunale hanno revocato gli arresti domiciliari che erano stati imposti al sessantasettenne Antonio Passaro. Lo scorso dicembre, attraverso una richiesta avanzata dal suo legale di fiducia, l’avvocato Giovanna Cassarà, l’imputato aveva lasciato il carcere, con la sottoposizione ai domiciliari (monitorato attraverso il braccialetto elettronico). Nel corso dell’istruttoria dibattimentale, come ha sottolineato il legale, non sarebbero emersi, allo stato, particolari elementi a suo carico. Anche su questi aspetti ha puntato la difesa per avanzare richiesta di revoca dei domiciliari. Passaro torna libero, avrà solo l’obbligo di firma. In passato ha collezionato diversi precedenti penali e nell’inchiesta “Extra fines” gli viene contestato un possibile ruolo nell’affare che avrebbe dovuto portare a costituire una società, probabilmente sempre nella sfera di interessi di Rinzivillo. Altri coinvolti (le cui posizioni sono già state definite) hanno però escluso un suo coinvolgimento, come ha spiegato in aula anche il dipendente regionale Filippo Guarnaccia.

Ci sarebbero stati solo normali rapporti di amicizia. Il dibattimento che lo vede imputato prosegue, anche se il collegio penale presieduto dal giudice Miriam D’Amore ha disposto la revoca dei domiciliari.

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