Inchiesta “Sikania”, accuse per danni all’area dunale: associazioni vogliono costituirsi

 
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Gela. Il dibattimento non è stato ancora aperto, perché bisogna procedere ad integrare alcune notifiche, rimettendo in termini le parti interessate. Nel procedimento penale scattato per presunte violazioni ambientali, legate all’attività del complesso turistico “Sikania”, una novità arriva dai legali delle associazioni ambientaliste “Aria nuova” e “Amici della terra”. Gli avvocati Salvo Macrì e Joseph Donegani, in rappresentanza delle stesse associazioni, hanno preannunciato l’intenzione di costituirsi parti civili. L’indagine fece rilevare presunte violazioni, con danni all’area dunale. Venne effettuato un sequestro, anche se l’attività poi riprese regolarmente. In udienza preliminare, si era già costituito come parte civile il legale dell’associazione Wwf Sicilia centrale, l’avvocato Salvatore Patrì.

Sarà il giudice Miriam D’Amore, prima di disporre l’apertura del dibattimento, a pronunciarsi sulle richieste avanzate dai legali delle associazioni “Aria nuova” e “Amici della terra” (rette da Saverio Di Blasi ed Emanuele Amato). Anche una delle difese degli imputati aveva preannunciato eccezioni preliminari. Davanti al giudice, dovranno rispondere alle accuse Pietro Franza e Nardo Filippetti, oltre alle società “Falconara srl” ed “Eden srl”. Gli imputati sono rappresentati dagli avvocati Alberto Gullino, Anna Scarcella e Paolo Di Loreto.

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