Inchiesta su Rsa Caposoprano, respinte accuse contro Mauro, Bennici e Lombardo

 
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Gela. La decisione del giudice dell’udienza preliminare Lirio Conti dovrebbe arrivare a metà febbraio, quando è prevista una nuova udienza, scaturita dalla vasta indagine sulla Rsa Caposoprano. Questa mattina, ancora le difese hanno approfondito una serie di aspetti che andrebbero ad escludere le contestazioni, anche quelle più pesanti. L’avvocato Giacomo Ventura, per diverse ore, ha sostenuto le posizioni dell’ingegnere Renato Mauro, ex dirigente comunale e presente nella compagine societaria che controlla la struttura sanitaria di Caposoprano, di Salvatore Lombardo, funzionario comunale, e Sandra Bennici, attuale consigliere comunale e a sua volta impegnata nella gestione. Per il legale, sono da escludere le accuse che vengono mosse dai pm della procura, che negli scorsi mesi hanno chiesto il rinvio a giudizio. L’indagine, condotta dai poliziotti del commissariato e dalla guardia di finanza, coordinati dai magistrati della procura, si concentrò su presunti illeciti nelle procedure di sanatoria dell’immobile che ospita la residenza sanitaria e di accreditamento regionale. Alcuni capi di imputazione sono già coperti da prescrizione (sono diverse ipotesi di falso) e per una presunta omessa denuncia, è stato invece chiesto il non doversi procedere nei confronti dell’ex sindaco Angelo Fasulo, dell’allora assessore Giuseppe D’Aleo, dell’ex segretario generale del Comune Vito Scalogna e di Giuseppe Fava, che è stato presidente dell’assise civica e risponde di ulteriori ipotesi.

Gli altri imputati sono Raffaella Galanti, Rocco Ficicchia, Antonio Bonura, Marco Bruno, Ignazio Tozzo, Fabrizio Geraci, Davide Giordano, Maria Cannarozzo, Lorenzo Maniaci, Giuseppe Sgroi, Michele Burgio, Carmelo Di Bartolo, Isidoro Bracchitta, Maurizio D’Arpa, Antonino Brignone, Sebastiano Macchiarella, Gaetano La Bella, Luigia Drogo, Calogero Buttiglieri, Vincenzo Verdina e Vittorio Virgilio. Avrebbero però avuto ruoli diversi negli equilibri dell’intera inchiesta. L’Asp ha deciso di stare nel procedimento come parte civile, rappresentata dall’avvocato Giacomo Butera. Gli imputati sono difesi dagli avvocati Antonio Gagliano, Maurizio Cannizzo, Joseph Donegani, Emanuele Maganuco, Rocco La Placa, Rosario Giordano, Michele Aliotta, Davide Anzalone, Rocco Guarnaccia, Alfredo D’Aparo, Feliciana Ponzio, Giuseppe Cammalleri, Giuliana Marchese, Fabio Cosentino, Angelo Pennisi, Viviana Verdina, Michele Micalizzi, Ornella Crapanzano, Sergio Iacona e Fabio Cosentino.

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