“Incontri sessuali a pagamento in un’agenzia assicurativa”, due a processo

 
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Gela. Non sarebbero stati solo clienti di giovani romene, che secondo gli inquirenti si prostituivano in città. I due gelesi finiti a processo, avrebbero fatto da tramite anche per organizzare incontri, sempre dietro il pagamento di somme di denaro. Furono monitorati dai poliziotti di Niscemi, che intanto seguivano un altro presunto coinvolto nel giro di prostituzione. Intercettazioni e appostamenti nei luoghi degli appuntamenti, consentirono di arrivare all’allora titolare di un’agenzia assicurativa in città e al dipendente di un’attività di bevande all’ingrosso. Sarebbero stati loro a fare da intermediari, oltre ad ottenere prestazioni sessuali dalle giovani. Una delle ragazze, come ha raccontato l’investigatore sentito in aula, venne accompagnata direttamente negli uffici dell’agenzia assicurativa, dove avrebbe incontrato un cliente. Gli accertamenti furono condotti seguendo sempre gli spostamenti e i contatti delle ragazze e di chi si sarebbe occupato di cercare i clienti. Il testimone, davanti al collegio penale del tribunale presieduto dal giudice Miriam D’Amore (a latere Ersilia Guzzetta ed Eva Nicastro), ha risposto alle domande del pm Federica Scuderi e a quelle dei difensori degli imputati, gli avvocati Giovanna Cassarà e Giuseppe Cascino.

Nell’inchiesta, vennero coinvolti diversi cittadini romeni, in quel periodo residenti in città e a Niscemi. Di molti di loro, però, si sono perse le tracce. Sono risultati irreperibili. Proprio i contatti di un cittadino romeno consentirono agli investigatori di risalire al presunto giro di prostituzione.

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