Indagine “Eurograni”, riesame revoca misura a Gennuso: cade l’interdizione

 
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Il commercialista Nicola Gennuso

Gela.  È stata revocata la misura interdittiva imposta al professionista Nicola Gennuso. Il commercialista è tra gli indagati nell’inchiesta sulla società “Eurograni”, poi fallita. Faceva parte del collegio sindacale dell’azienda, tra le più importanti in passato nel settore del brokeraggio internazionale dei grani. I giudici del riesame di Caltanissetta hanno accolto l’appello avanzato dai legali del professionista, gli avvocati Emanuele Maganuco e Joseph Donegani. Gennuso era sottoposto al divieto di esercitare uffici direttivi di persone giuridiche, ad iniziare appunto dalle società. Per i magistrati del riesame, non ci sono le condizioni per mantenere la misura. Secondo le indagini, i fondi della “Eurograni” sarebbero stati distratti e trasferiti alla “Mediterranea”, per sottrarli al fallimento. In base a quanto emerso dagli accertamenti condotti dai pm della procura e dai finanzieri, si sarebbe trattato di una scelta dell’imprenditore Massimo Barranco, poi sottoposto agli arresti. L’ipotesi è di bancarotta.

Per gli inquirenti, l’imprenditore sarebbe stato supportato dai professionisti del collegio sindacale, pronti ad autorizzare le decisioni, considerate irregolari. Gennuso e i suoi legali hanno escluso qualsiasi collegamento con operazioni irregolari. È stato ribadito, al riesame, che non ebbe alcun collegamento professionale con la “Mediterranea”. I giudici hanno dato seguito alle richieste difensive, annullando la misura, così come verificatosi anche con un altro professionista che fece parte del collegio sindacale della “Eurograni”, l’altro commercialista Vincenzo Cirignotta. Le indagini proseguono.

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