Indagine Ipab “Aldisio”, fissata l’udienza preliminare: inchiesta sull’ex gestione della struttura

 
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Gela. Le indagini sono state chiuse lo scorso anno. La procura, intanto, ha chiesto il rinvio a giudizio ed è stata fissata l’udienza preliminare per i fatti dell’inchiesta che ha concentrato l’attenzione degli inquirenti sulla gestione dell’Ipab “Aldisio”. Gli imputati si presenteranno davanti al gup il prossimo settembre. In base alle accuse, ci sarebbero state irregolarità nel rapporto contrattuale stretto tra l’ex amministrazione della casa di riposo, allora retta da don Giovanni Tandurella, e la società privata “La Fenice”. Tra le contestazioni c’è quella di corruzione. I privati riuscirono ad ottenere la gestione di strutture e servizi dell’Ipab, almeno fino all’intervento del commissario nominato dalla Regione, che invece dichiarò la nullità di ogni intesa, riportando la casa di riposo di Caposoprano sotto pieno controllo pubblico. Le accuse dei pm della procura, nell’inchiesta affidata ai carabinieri, sono mosse allo stesso Tandurella, all’amministratore della società privata, l’ingegnere Renato Mauro, all’ex consigliere comunale Sandra Bennici e all’attuale esponente dell’assise civica Salvatore Scerra. Gli vengono contestate le ipotesi principali, seppur con ruoli comunque differenti. Per don Giovanni Tandurella, nei cui confronti lo scorso anno furono gradualmente attenuate le misure cautelari, gli approfondimenti investigativi hanno riguardato inoltre la gestione di lasciti e fondi economici delle famiglie degli ospiti. Non si escludono presunti usi per fini personali, anche se il sacerdote in fase di indagine ha respinto gli addebiti, al pari degli altri coinvolti nei cui confronti vennero richieste misure.

Sono stati effettuati sequestri.  L’inchiesta, seppur senza l’emissione di misure, ha toccato inoltre Matteo Vella, Francesca Mendola, Rosario Moscato, Andrea Bartoli, Maria Palumbo, Giovanni Tirrito, Anna Rita Tandurella, Benedetto Decaro, Giovanni Decaro, Denny Decaro e la stessa società “La Fenice”. Furono autorizzate perquisizioni per acquisire atti e documentazione. Tra i difensori degli imputati ci sono gli avvocati Giacomo Ventura, Giovanna Zappulla, Flavio Sinatra, Valentina Lo Porto, Filippo Spina e Francesco Incardona.

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