Indennità di accompagnamento per bambino autistico, “messaggio importante a famiglie”

 
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Gela. Non è un diritto che venga sempre riconosciuto, soprattutto ai più piccoli. Un bambino, di appena cinque anni, al quale sono stati riscontrati disturbi dello spettro autistico, potrà però avere una maggiore tutela, attraverso un’indennità di accompagnamento. Il suo caso è finito all’attenzione del giudice civile del tribunale, su ricorso presentato dal legale della famiglia, l’avvocato Giacomo Di Fede. E’ stato necessario un accertamento tecnico preventivo, con le conclusioni rilasciate da esperti, prima che il giudice potesse emettere una decisione favorevole. Il legale della famiglia ha prodotto diversa documentazione medica. “Quando si tratta di bambini piccoli, che già di base sono sottoposti al controllo dei genitori e possono usufruirne – spiega il legale – non è scontato che possa esserci il riconoscimento dell’indennità di accompagnamento. Negli ultimi anni, ci sono stati i primi riscontri giurisprudenziali, che abbiamo citato”. Ancora oggi, sull’autismo, mancano tutte le garanzie che invece dovrebbero assicurare una piena tutela, già dai primi anni di vita. La stessa diagnosi non è così semplice da delineare. Il giudice, basandosi anche sull’esito dell’accertamento tecnico preventivo, ha dato seguito alle richieste avanzate per il piccolo, la cui famiglia in questo modo potrà avere una copertura in più, anche per le spese da sostenere sul piano sanitario.

“Probabilmente – conclude il legale – è un segnale che va incontro a tante famiglie, che si trovano in situazioni come questa, e che hanno bisogno di essere sostenute e incoraggiate, in un percorso di vita che certamente non è facile. Le commissioni mediche non sempre sono così avvedute”. In questo caso, invece, il piccolo potrà avere la copertura economica richiesta.

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