Industria e danni all’ambiente, Amato: “Cosa aspetta il sindaco a rivolgersi alla Corte europea?”

 
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Il neo capogruppo grillino Angelo Amato

Gela. “Onestamente, non so cosa stia aspettando il sindaco ad avviare l’azione alla Corte europea dei diritti dell’uomo. Anche la procura, adesso, contesta l’accusa di disastro ambientale ai vertici di Eni”.

“Mi sarei aspettato un maggior coinvolgimento dagli altri consiglieri”. Il consigliere comunale del Movimento cinque stelle Angelo Amato, dopo l’atto approvato dall’aula negli scorsi mesi, ritorna a chiedere l’avvio di un’azione proprio davanti alle autorità giudiziarie europee. I grillini, infatti, sono convinti che i danni causati dalla presenza industriale all’ambiente e a centinaia di cittadini debbano essere valutati proprio in sede europea. “Mi sarei aspettato un maggior coinvolgimento anche da parte degli altri consiglieri comunali che hanno votato l’atto presentato dal gruppo consiliare del Movimento cinque stelle – continua – quanto deciso in aula, è lì a provare le nostre richieste”. In realtà, l’amministrazione comunale, con in testa il sindaco Domenico Messinese e il suo vice Simone Siciliano, si sono dimostrati piuttosto scettici rispetto all’ipotesi di chiamare in causa i giudici di Strasburgo. Allo stato attuale, infatti, nonostante l’atto approvato in consiglio, non sembrano esserci le condizioni “politiche” per arrivare dai magistrati europei.

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