Infermieri in servizio più del dovuto, dopo i controlli al Vittorio Emanuele scattano le sanzioni per gli ex vertici

 
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Gela. Avrebbero violato le norme in materia di ore lavorative settimanali, imponendo turni più lunghi al personale infermieristico dell’ospedale Vittorio Emanuele.

 I controlli dell’ispettorato. Adesso, però, cinque ex responsabili dello stesso nosocomio di Caposoprano e dell’Asp di Caltanissetta contestano le sanzioni irrogate. Secondo i tecnici dell’ispettorato, dovrebbero pagare una sanzione da 4.700 euro a testa. Di diverso avviso, invece, sono l’ex direttore generale dell’Asp Paolo Cantaro, l’allora direttore sanitario Giacomo Sampieri, il suo omologo nella struttura gelese Filippo Santagati, la coordinatrice sanitaria Teresa Leuzzi e l’ex responsabile del servizio infermieristico dell’ospedale Vittorio Emanuele Antonino Eterno. Non a caso, hanno scelto d’impugnare quei provvedimenti davanti ai giudici civili del tribunale gelese. In totale, le sanzioni emesse superano la cifra di 23 mila euro. L’ispezione tra i reparti dell’ospedale scattò nell’aprile di quattro anni fa. Vennero valutate proprio le tabelle orarie imposte agli operatori presenti tra i reparti. Sarebbero state individuate difformità nella gestione del personale infermieristico in servizio. In base ai verbali redatti dopo i controlli, non sarebbe stato rispettato “il diritto al riposo settimanale di almeno ventiquattr’ore consecutive ogni sette giorni da cumulare con le ore di riposo giornaliero”.

In servizio oltre le ore fissate. In base alle accuse, quindi, il personale sarebbe stato in servizio per più ore consecutive senza rispettare le prescrizioni. Già all’indomani degli accertamenti, manager dell’Asp e responsabili del nosocomio gelese contestarono i verbali e presentarono proprie osservazioni. Una serie di documenti e valutazioni rigettate, però, proprio dall’ispettorato del lavoro. Adesso, quindi, la questione finisce tra le aule di tribunale. I verbali di contestazione, inoltre, sono stati irrogati anche alla stessa Asp nissena. L’azienda sanitaria, non a caso, ha già provveduto alla nomina di un legale che possa rappresentarla nel giudizio che si aprirà a breve. Gli accertamenti si estesero praticamente a tutti i reparti dell’ospedale Vittorio Emanuele e furono acquisite le tabelle dei turni previsti durante quelle giornate lavorative. Alla fine, l’ispettorato emise le proprie decisioni, imponendo il pagamento di oltre 4 mila euro ciascuno ai cinque responsabili sia dell’Asp che dello stesso nosocomio del quartiere Caposoprano. L’intera vicenda, comunque, rimase solo sul fronte amministrativo senza sfociare in eventuali accertamenti penali. La maggior parte dei funzionari al centro delle verifiche, oggi ricoprono altri incarichi in strutture di diverse province siciliane.

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