Interventi su pozzo “Gela 57” stoppati dal ministero: M5s, “massima tutela ambientale”

 
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Gela. Gli interventi previsti da Enimed sono “incompatibili” con le disposizioni in materia di tutela ambientale, soprattutto rispetto all’area locale del Biviere. La commissione tecnica di verifica dell’impatto ambientale Via-Vas del Ministero dell’ambiente ha stoppato il progetto per il work over del pozzo “Gela 57”, che i tecnici del cane a sei zampe prevedevano di convertire da produttore ad iniettore. Con la trasformazione del pozzo 57 in impianto di iniezione delle acque di strato, il pozzo Gela 57 sarebbe diventato il terzo pozzo per la reiniezione delle acque di produzione, con un aumento della quantità di acqua previsto di circa mille m3/g, se non maggiore, con possibili effetti relativi al cumulo delle acque smaltite da altri pozzi reiniettori. La commissione tecnica, fornendo il proprio parere negativo, ha tenuto in considerazione, fra gli altri aspetti, anche il fatto che “Biviere di Gela”, la zona dove avrebbero parzialmente insistito i lavori, “è uno dei più importanti laghi naturali della Sicilia, riconosciuto non solo come sito della Rete Natura 2000, ma come zona umida d’importanza internazionale dalla Convenzione di Ramsar”. Tra gli aspetti determinanti presi in considerazione anche il fatto che l’aria dove insisterebbe il pozzo di iniezione si trova “in un allarmante quadro ambientale e sanitario e in una zona a sismicità 2”.

Valutazioni che trovano il sostegno del gruppo all’Ars del Movimento cinquestelle e del responsabile nazionale per le politiche ambientali Giampiero Trizzino. “In breve – dice Trizzino – il progetto prevedeva la possibilità che il pozzo Gela 57 diventasse un impianto per iniettare in profondità le acque di produzione, andando di fatto ad aumentarne sensibilmente la quantità e rischiando di causare danni, tra le altre cose, al delicato ecosistema del Biviere, uno dei più importanti laghi naturali della Sicilia, riconosciuto non solo come sito della Rete Natura 2000, ma come zona umida di importanza internazionale dalla Convenzione di Ramsar. Il no del Ministero dell’ambiente va accolto pertanto con grande soddisfazione da tutti coloro che hanno a cuore le sorti della natura delle sue meraviglie”. Il deputato Ars Ketty Damante richiama l’importanza del valore svolto sul territorio da Emilio Giudice, della Riserva Orientata Biviere, che si occupa dei pareri sui progetti che ricadono nelle aree protette e sotto vincoli. “Le osservazioni fatte dal direttore della Riserva Biviere, Emilio Giudice, accolte dal Ministero dell’ambiente – spiega Damante – hanno ottenuto un duplice obiettivo. Si è evitato che Gela fosse ancora una volta utilizzata come discarica. C’è il riconoscimento dell’alto valore ambientale del nostro territorio. Spero che anche coloro che, come me, non si intendono di tematiche ambientali comprendano il grande valore delle lotte fatte da Giudice, accolte dal Ministero a guida Movimento 5Stelle, per la salute di noi tutti e la salvaguardia del nostro territorio, senza di cui non è possibile alcuno sviluppo economico”.

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