Ipab “Aldisio” e Ato rifiuti, Mauro scrive anche alla procura: segnala anomalie

 
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L'ex direttore generale del Comune Renato Mauro

Gela. L’ingegnere Renato Mauro contro l’attuale commissario dell’Ipab Aldisio, Giuseppe Lucisano, e il sindaco Lucio Greco. Può sintetizzarsi così la nota che l’ingegnere, ex direttore generale e dirigente del Comune, ha inoltrato anche alla procura della Repubblica, oltre che all’assise civica, all’Anac e alla Corte dei Conti. Mauro passa in rassegna gli incarichi ricoperti da Lucisano, che oltre ad essere commissario Ipab è anche commissario liquidatore dell’Ato Cl2. Secondo la nota, ci sarebbero anomalie. Anzitutto, per l’ingegnere, l’incarico all’Ipab di Lucisano rischia di diventare “a tempo indeterminato”, senza consentire l’insediamento di un consiglio di amministrazione, che dovrebbe portare avanti la gestione della struttura per anziani, con componenti che operano a titolo gratuito. Invece, secondo Mauro, si preferisce attendere, caricando le spese proprio sull’Ipab. Nella nota, Mauro scrive che probabilmente si è preferito mantenere il commissario, “almeno fino alla conclusione del mandato del sindaco”. Nella missiva si fa riferimento a legami diretti tra Lucisano e Greco. Il sindaco ha voluto che lo stesso Lucisano assumesse l’incarico di liquidatore dell’Ato Cl2, sostenendo la sua nomina. Lucisano, invece, all’Ipab, su nomina della Regione, è subentrato mentre era in corso l’esperienza privata della società “La Fenice”, ai cui vertici c’era proprio l’ingegnere Mauro, che ha anche denunciato anomalie e presunte irregolarità, rivolgendosi sempre alla procura e alla giustizia amministrativa, che non ha accolto i ricorsi. Tutti gli atti che autorizzavano l’attività de “La Fenice” sono stati revocati da Lucisano. Di fatto, ha riportato in una sfera completamente pubblica l’intera struttura di Caposoprano. Mauro, però, nella nota individua aspetti che non considera lineari neanche rispetto alla gestione dell’Ato Cl2. Richiama il maxi credito che l’Ambito vanta nei confronti del Comune (circa 15 milioni di euro). Secondo Mauro, ad oggi il commissario Lucisano non avrebbe “posto in essere alcuna attività esecutiva forzata contro il Comune di Gela probabilmente per non far torto a chi, il sindaco di Gela, lo ha lì voluto e nominato”. Negli ultimi giorni, proprio Lucisano ha spiegato che è in corso un “dialogo con il Comune” per cercare di chiudere una transazione sul maxi credito, maturato in passato per servizi in discarica. A marzo, inoltre, è prevista la decisione del tribunale delle imprese di Palermo, dove pende una procedura avviata da Ato, quando alla guida c’era l’allora commissario Giuseppe Panebianco. Lucisano ha spiegato che ci sono possibilità per chiudere la transazione prima di arrivare ad una decisione del tribunale.

Secondo Mauro ci sarebbero “profili di danno erariale” dati dal fatto che il Comune non ha ancora provveduto a nominare i componenti del Cda dell’Ipab “Aldisio”, mantenendo l’incarico del commissario. Dalla nota, emerge chiaramente come l’ingegnere ritenga che il rapporto di fiducia tra Lucisano e Greco stia generando anomalie sia per l’Ipab che per l’Ato Cl2, in liquidazione. Negli ultimi anni, ci sono stati più volte momenti di tensione verbale, a distanza, tra il sindaco e l’ex direttore generale del Comune, assai distanti anche su un piano più strettamente politico.

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