Ipab “Aldisio”, “La Fenice” impugna al Tar atto Comune: Ugl chiede stop licenziamenti

 
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Gela. I licenziamenti decisi dalla proprietà della società “La Fenice”, dopo l’annullamento di tutti gli atti che la legavano all’Ipab “Aldisio”, saranno valutati dalla prefettura di Caltanissetta. C’è una prima convocazione fissata per lunedì prossimo, ma anche la segreteria confederale dell’Ugl attende che si dia seguito alla richiesta avanzata al prefetto. Per questo motivo, il segretario confederale Andrea Alario e quello organizzativo Filippo Crucillà hanno chiesto ai vertici de “La Fenice” di bloccare, almeno in questa fase, la procedura di licenziamento di dieci lavoratori, già avviata dall’ingegnere Renato Mauro, che amministra la società. Alla nota dell’Ugl è seguita una breve risposta della società, ma la situazione rimane molto grave, almeno per il destino dei lavoratori. L’amministratore Mauro, già dirigente del Comune e per un periodo anche direttore generale dell’ente, intanto ha comunicato proprio a Palazzo di Città, all’Ipab, all’assessorato regionale della famiglia e delle politiche sociali e all’Asp, di aver proposto ricorso al Tar Palermo. Attraverso i legali della società, è stato impugnato un provvedimento dello scorso aprile, con il quale i dirigenti comunali dei settori urbanistica, servizi sociali e Suap hanno ordinato alla società “La Fenice” di sospendere l’attività di gestione dell’Ipab “Aldisio”.

Con il ricorso viene chiesto di bloccare gli effetti di quel provvedimento, precedente alla decisione del commissario straordinario della struttura di Caposoprano, che invece ha annullato tutti gli atti del rapporto contrattuale che ha legato “La Fenice” e l’istituto. La vicenda non sembra chiusa e potrebbe avere nuovi risvolti.

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