Ispezionati impianti ciclo rifiuti, dirigente regionale: “Tempi rispettati ma più coraggio nei controlli”

 
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Panebianco e Montagnino stanno proseguendo l'attività in attesa della decisione dell'assemblea

Gela. Una ricognizione su tutti gli impianti del ciclo rifiuti, presenti sul territorio. Le verifiche si sono protratte fino alle prime ore del pomeriggio di oggi e le ha effettuate il dirigente generale del dipartimento regionale acqua e rifiuti Salvatore Cocina. Accertamenti propedeutici, soprattutto in vista dell’avvio dell’impianto di trattamento meccanico biologico, previsto entro il prossimo ottobre. A fine settembre, scade la proroga dell’impianto mobile. Cocina conferma che i tempi verranno rispettati. “Mi è stato comunicato – dice – che la prossima settimana ci sarà l’allaccio alla rete elettrica. Entro il 2 settembre, inoltre, verrà predisposto l’affidamento dalla Regione alla Srr4, che a sua volta lo farà gestire dall’Ato Cl2”. Per il dirigente regionale, l’area locale conferma di avere un’impiantisca all’avanguardia, anche se non mancano i problemi nella gestione del ciclo rifiuti. “In effetti – dice ancora – ho notato che il fenomeno dell’abbandono incontrollato dei rifiuti è ancora molto diffuso. Abbiamo accertato, purtroppo, un peggioramento della qualità della differenziata. Segno che viene raccolto tutto, pur di fare percentuale. Le medie, comunque, sono elevate. Ne ho parlato con il sindaco e gli ho detto che serve più coraggio, anche nei controlli da effettuare sulle modalità di svolgimento del servizio di raccolta”. Il sopralluogo negli impianti è stato effettuato alla presenza del commissario liquidatore dell’Ato Cl2 Giuseppe Panebianco e dei tecnici di riferimento, compreso il responsabile della discarica Timpazzo Sergio Montagnino. “Per noi è molto importante la presenza in città del dirigente generale del dipartimento – dice Panebianco – i tempi verranno rispettati e la prossima settimana abbiamo in programma una riunione operativa, sempre per prepararci all’avvio del nuovo Tmb”. Per vedere attiva la vasca del sito di conferimento, invece, bisognerà attendere i primi mesi del 2020.

“I lavori verranno conclusi a fine ottobre – dice ancora Cocina – ma saranno poi necessari passaggi tecnici e amministrativi”. Il nuovo Tmb, inoltre, potrebbe sbloccare il sistema del compostaggio. Attualmente, è attivo l’impianto di contrada Brucazzi, che però risente di una tecnologia piuttosto vetusta (con emissioni che disturbano il resto degli insediati nell’area Irsap) e di una portata che non riesce a rispondere alle effettive esigenze. “La Regione ha scritto ufficialmente alla Provincia di Caltanissetta – dice Panebianco – c’è la richiesta di un’ordinanza che consenta, per almeno centottanta giorni, di ampliare del venti per cento la portata dell’impianto di compostaggio”. Cocina, però, va oltre. “Ci sono le condizioni tecniche affinché il nuovo Tmb funga, in parte, da impianto di compostaggio – spiega – in questo modo, si potrebbe trasferire l’intero processo a Timpazzo, dismettendo quello di contrada Brucazzi. Quest’area, invece, potrebbe diventare un centro di raccolta”. Con impianti efficienti, che già in passato hanno attratto l’interesse di Comuni di altre province dell’isola, rimangono ancora irrisolti però punti nevralgici, dalla gara per la gestione del servizio di raccolta e smaltimento da affidare (al primo tentativo è andata deserta) all’eccessiva presenza di rifiuti in strada e nelle aree a ridosso del perimetro urbano.

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