Istituito in tribunale sportello messa alla prova, firmato protocollo

 
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Il momento della firma

Gela. Un contatto diretto tra avvocati, magistrati e funzionari dell’Uepe che coprono l’intero distretto della Corte d’appello di Caltanissetta. Questa mattina, a Palazzo di giustizia, è stata siglata l’intesa che prevede l’avvio di uno sportello locale per l’iter delle messe alla prova. Si tratta di una misura che consente agli indagati ma anche agli imputati, prima dell’ apertura del dibattimento, di chiedere la sottoposizione ad un periodo di attività sociale o di volontariato, in questo modo evitando il giudizio. Il protocollo è stato sottoscritto dal presidente del tribunale Paolo Fiore, dal giudice Lirio Conti, dalla funzionaria Uepe Rosanna Provenzano, dal procuratore Fernando Asaro, dall’avvocato Mariella Giordano che presiede il Consiglio dell’ordine e dall’avvocato Joseph Donegani, delegato per la Camera penale “Eschilo” retta da Giacomo Ventura. “Si dimostra la centralità del circondario gelese – ha spiegato Conti – è un’iniziativa che adesso verrà attuata anche a Caltanissetta e Enna, per garantire l’intero distretto”.

Un concetto ribadito anche dal procuratore Asaro. I dati forniti dall’Uepe sono già evidenti. Da quando è entrato a regime il sistema della messa alla prova, circa il 50-60 per cento delle richieste arriva da Gela e dal circondario. Un operatore sarà a disposizione una volta a settimana nell’ufficio che sarà allestito a Palazzo di giustizia. “Da questo punto di vista, sia il procuratore generale Lia Sava sia il presidente della Corte d’appello di Caltanissetta Maria Grazia Vagliasindi – ha proseguito Provenzano – sono delle innovatrice, credendo molto nella misura e nel monitoraggio da svolgere nell’intero distretto”. La finalità è soprattutto rieducativa. “In questo modo, chi sbaglia per la prima volta – ha concluso Conti – si trova davanti alla possibilità redimersi”. L’avvocato Giordano non ha nascosto l’esigenza che la messa alla prova possa essere estesa ad uno spettro di ipotesi di reato più ampio rispetto a quello attuale.

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