Iv non vuole assessore a mezzo servizio: “Su gara e Timpazzo può intervenire prefetto”

 
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Greco e l'assessore Cristian Malluzzo

Gela. Non vogliono un assessore demansionato o a mezzo servizio. Partono da questo presupposto i renziani che hanno redatto un documento, destinato al sindaco Lucio Greco, tutto incentrato sulla gestione del servizio rifiuti. I coordinatori cittadini Nadia Di Francesco e Rochelio Pizzardi ritengono che l’assessore Cristian Malluzzo non possa operare solo come “vigilantes” o “braccio operativo”, con la delega all’ambiente e ai rifiuti in gran parte ancora gestita dal sindaco Lucio Greco. “Nei fatti, costituisce una sorta di deminutio rispetto alle prerogative tipiche che ogni assessore dovrebbe poter esercitare nell’espletamento del suo mandato assessoriale. Peraltro, tale affermazione, costituisce una sostanziale remora rispetto alla fiducia che il sindaco – scrivono i vertici di Italia Viva – ha rinnovato al singolo assessore e alla forza politica di riferimento, che hanno manifestato la piena disponibilità alla collaborazione e alla profusione di ogni impegno per il miglioramento e il rilancio dell’azione amministrativa dell’ente Comune. Pertanto, a premessa degli obiettivi che di seguito si esporranno, il coordinamento cittadino di Italia Viva chiede al sindaco di volere meglio chiarire il contenuto della delega assegnata all’assessore Malluzzo”. Per i renziani anche il settore va rafforzato, con un dirigente di ruolo e più personale. Gli esponenti di Italia Viva, che hanno scelto di sostenere il sindaco Lucio Greco anche nella fase 2 del suo ciclo amministrativo, non ritengono che l’opzione dell’Aro possa essere sostenibile, almeno nel breve periodo. “La procedura di costituzione di un Aro per come descritta e voluta dalla Regione nelle linee guida emanate dall’assessorato di riferimento, comporta tutta una serie di adempimenti, con particolare riguardo alla redazione del Piano di intervento oltre che alla fase di affidamento del servizio – scrivono i coordinatori e l’assessore Malluzzo – che difficilmente possono essere espletati e completati entro la scadenza dell’ultima proroga possibile. Da ciò ne discende che inevitabilmente verrà a prodursi una situazione di emergenza per tutto il periodo intercorrente tra la scadenza della proroga e l’avvio della raccolta, mediante regime di Aro. In sostanza, per un lungo periodo verrebbe a determinarsi una situazione del tutto simile a quella vissuta di recente a Catania. La città non può permettersi di aggiungere un ulteriore emergenza, peraltro difficilmente gestibile”. Anche sui costi di un eventuale Aro, secondo i renziani bisognerebbe fare maggiori approfondimenti. I civici hanno già parlato della necessità di una gara, senza dar seguito all’attività della “Impianti Srr”, ritenuta poca adatta. Per il gruppo locale di Italia Viva, comunque, il Comune deve trovare la via giusta per contare di più nella Srr4 e anche per stabilire rapporti istituzionali, probabilmente meno tesi. Non escludono la richiesta di un parere legale, per valutare l’ipotesi di una gara, che dichiarano di sostenere. “Occorre rivedere la posizione del Comune di Gela all’interno della Srr e nei rapporti con gli altri soci-Comuni con l’obiettivo di riuscire a incidere maggiormente nella governance aziendale nonchè nella formazione degli intendimenti e deliberati del Cda, non mancando di vigilare sulla correttezza e legittimità dei provvedimenti e di ogni altro aspetto procedurale della Srr stessa e della società “Impianti Srr”. E ancora, porre in essere ogni tipo di azione al fine di ottenere dalla Srr – scrivono – che la società affidataria del servizio di raccolta inizi la propria attività proprio da Gela, in ragione del fatto che il nostro servizio di raccolta rifiuti è affidato, da sette anni, alla Tekra mediante periodiche proroghe, che andranno a scadere a breve senza possibilità alcuna di rinnovo”. Sia sul servizio che su Timpazzo, se non si dovesse arrivare ad un’intesa complessiva con la Srr e con la Regione, allora per i renziani sarà necessario “chiedere l’intervento del prefetto”. Anche gli esponenti di Iv sono convinti che Timpazzo non possa più ricevere conferimenti ulteriori e anzi spiegano che il sindaco potrebbe emettere un’ordinanza, per bloccare i carichi. “Si ritiene opportuno che il sindaco, nel protrarsi di questa situazione, debba esercitare i poteri extra ordinem che la legge gli attribuisce proprio in difesa della salute dei cittadini, anche attraverso l’emanazione di apposita ordinanza che vieti il conferimento o, comunque, raggiunga il fine di impedire il conferimento vietando, per esempio, il transito nel territorio comunale degli autocompattatori o altri mezzi provenienti da altre province”, si legge ancora. Sul piano pratico, i renziani si schierano con chi chiede che si faccia di tutto per ridurre l’entità della terza rata Tari, ma danno anche indicazioni sulle attività.

“Si propone di aggiungere allo spazzamento automatico o automatizzato, necessario per le vaste superfici ad esempio il mercato settimanale ed altro, quello manuale con l’utilizzo di 30 operatori, al fine di formare 5 squadre composte da 6 unità. Tali squadre dovranno eseguire interventi programmati nei vari quartieri mediante un calendario da rendere pubblico. Una di queste squadre, che potremmo definire di “pronto intervento”, dovrà sopperire le emergenze quotidiane nelle diverse zone del territorio comunale. Inoltre in considerazione delle prossime festività natalizie, si propone una pulizia straordinaria, anche con utilizzo di appositi macchinari, dei marciapiedi delle vie commerciali”. I vertici di Iv sono in attesa, adesso, di riscontri dal sindaco e si dicono pronti a dialogare con il resto della maggioranza. Il giudizio, per ora, rimane sospeso, con l’assessore Malluzzo pronto a prendere pieno possesso politico della delega, assegnatagli da Greco.

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