Kartodromo chiuso da mesi, vicini al riavvio? Pronto un bando per la gestione

 
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Gela. Il kartodromo provinciale di contrada Zai si appresta ad accendere il semaforo verde. Il bando per l’affidamento definitivo dell’importante impianto sportivo provinciale è in dirittura di arrivo.

Ad affermarlo è Raffaele Sirico, commissario dell’ente provincia, secondo il quale “l’iter per l’espletamento della gara di affidamento è quasi ultimato. Tra qualche settimana – aggiunge – saremo in grado di pubblicare il bando che prevede la richiesta di una capacità finanziaria da parte delle ditte interessate alla gestione del kartodromo”.
La struttura è ormai chiusa al pubblico da diversi mesi, dopo che il gestore Eros Di Prima aveva deciso di consegnare le chiavi alla provincia accusando l’ente e il comune di Gela di non avere provveduto a regolamentare tutti gli edifici interni. Secondo Di Prima sia la torre dei giudici che il magazzino sarebbero strutture abusive perché prive di certificato di agibilità. Un dettaglio che, a detta di Di Prima, avrebbe ostacolato anche la crescita economica dell’impianto sportivo di contrada Zai considerato che la Csai non ha potuto rilasciare la certificazione per ospitare competizioni motoristiche.
Nel frattempo il circuito è stato affidato, anche per scongiurare eventuali irruzioni vandaliche oltre ai furti di cavi elettrico e materiale ferroso, ad un consorzio di autoscuole. “L’impianto sportivo è stato affidato ai titolari di autoscuole – precisa Raffaele Sirico – che utilizzano il tracciato per addestrare gli allievi in completa sicurezza. In cambio devono garantire il servizio di guardiania del kartodromo di contrada Zai e le manutenzioni ordinarie. In questo modo abbiamo permesso di salvaguardare la struttura sportiva che nelle prossime settimane potrebbe tornare a ospitare competizioni motoristiche”.
Negli anni il kartodromo è stato sede del campionato regionale di karting e di trofei locali che avevano permesso di creare un indotto economico con la compravendita, manutenzione e gestione di kart. In pochi anni, complici le mancate autorizzazioni, anche gli appassionati dei motori sono a mandare giù un boccone amaro rappresentato dalla chiusura del tracciato di Zai.

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