L’affare dei randagi segna il passo…al Comune mancano i soldi e i cani trasferiti muoiono

 
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Gela. Sempre più risicati, praticamente pari a zero.


Tanti cani morti. In cassa, al Comune, sono finiti i soldi, almeno quelli necessari a mantenere i cani randagi accalappiati sul territorio comunale e trasferiti al Ricara di Caltanissetta. Quello del randagismo è un capitolo di spesa che è quasi un buco senza fondo, alimentato dall’assenza di un canile municipale. Quindi, i randagi catturati in città finiscono a Caltanissetta, con tanto di spese da sostenere. Peraltro, il numero di cani reimmessi sul territorio è minimo, diciotto in due anni, dal 2015 al 2017. E’ invece enorme il numero di quelli che muoiono, più di trecentotrenta dal gennaio 2015 al giugno 2017. Senza soldi dal Comune, i gestori della struttura nissena potrebbero sospendere il servizio. In base ai dati trasmessi alla commissione comunale ambiente e sanità, la società Ricara ha addirittura presentato un decreto ingiuntivo per ottenere pagamenti arretrati. Il presidente della commissione Virginia Farruggia e gli altri componenti Giuseppe Ventura, Salvatore Farruggia, Maria Pingo e Crocifisso Napolitano, si sono rivolti alla dirigente del settore ambiente per ottenere dati che l’amministrazione comunale, attraverso l’assessore Simone Siciliano, non ha mai trasmesso. Adesso, i dati sono arrivati e mancano i soldi.

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