L’aggressione ad una familiare, Cauchi si è difeso e torna in libertà: non potrà avvicinarsi ai parenti

 
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Gela. Arresto non convalidato e il trentanovenne Rocco Cauchi torna in libertà. Il giudice Tiziana Landoni, però, ha disposto la misura cautelare del divieto di avvicinamento ai familiari.


Cauchi ha risposto alle domande in aula. Il verdetto è stato emesso nel corso del rito per direttissima, che proseguirà il prossimo 17 luglio. Per ora, quindi, Cauchi lascia gli arresti domiciliari. E’ accusato di aver aggredito e colpito una familiare, al culmine di un acceso diverbio, legato a questione economiche. E’ stato arrestato dai poliziotti del commissariato. Il trentanovenne, difeso dai legali Filippo Spina e Sebastiano Pizzardi, ha risposto alle domande del pubblico ministero Tiziana Di Pietro e a quelle del giudice Landoni. Avrebbe raccontato di essere stato aggredito e di aver risposto solo per difendersi. I rapporti nel nucleo familiare si erano già interrotti da tempo. I legali di difesa hanno contestato sia l’arresto, avvenuto non in flagranza di reato, sia la ricostruzione degli investigatori, basata soprattutto sulle registrazioni di un sistema di videosorveglianza. Il giudice non ha convalidato il fermo, imponendo a Cauchi il divieto di avvicinamento ai parenti. Intanto, la donna ferita e altri familiari potrebbero scegliere di costituirsi parte civile con l’avvocato Francesco Enia.

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