L’andirivieni del piano regolatore è finito ma i grillini hanno tanti dubbi: pronti a chiedere gli atti anche sull’area del lungomare

 
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Gela. L’eterno viaggio burocratico del piano regolatore generale

si è praticamente concluso, nell’attesa di capire come la giunta intenda adattare uno strumento certamente demodé, almeno rispetto all’attuale struttura urbanistica della città.

I dubbi dei grillini. Nonostante l’approvazione, però, qualcosa sembra non essere andata giù, soprattutto ai consiglieri comunali del Movimento cinque stelle. I grillini sono intenzionati ad approfondire alcuni degli atti, soprattutto quelli votati in consiglio comunale, dove ci si è limitati a discutere giusto una manciata di osservazioni, mentre la catasta più consistente era già stata valutata nelle stanze dei tecnici della Regione. I consiglieri comunali a cinquestelle non escluderebbero neanche l’eventualità di un’impugnazione in giudizio, qualora ce ne fossero le condizioni. Di certo, come già ribadito in aula consiliare, non hanno gradito il “blitz” organizzato da un fronte trasversale, con a capo alcuni consiglieri del Pd, che è riuscito a stralciare un punto delle controdeduzioni portate in aula dalla giunta. Insomma, i grillini vogliono spiegazioni ulteriori sulle ragioni che hanno condotto diversi loro colleghi ad opporsi alla destinazione turistica di un’area del lungomare Federico II di Svevia, a poca distanza dalla rotonda est di Macchitella, fino ad ottenerne, invece, l’edificabilità privata. Ai grillini, e non solo a loro, è parsa una forzatura, contraria alla volontà della giunta comunale, e destinata a favorire i pochi privati che già possiedono immobili lungo quella striscia di terra, diventata scenografia ideale di sospetti e presunti favori.  

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