“L’arrivo dell’esercito non lo decide la giunta”, Messinese esclude l’ipotesi: “Sugli allarmi c’è chi ha costruito carriere”

 
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Gela. “L’eventuale arrivo dell’esercito in città non lo decide certamente la giunta comunale. Peraltro, non credo che esista un’emergenza criminalità così consistente. Gela non ritornerà al drammatico passato”.

“Atti preoccupanti sul fronte dei rifiuti”. Il sindaco Domenico Messinese ribadisce che l’eventualità dell’esercito dislocato tra le strade cittadine è un’opzione decisamente distante dalle intenzioni della giunta. “Ha fatto bene il vicesindaco Simone Siciliano – continua – a sostenere che l’arrivo dei militari sarebbe un danno all’immagine di una città che, purtroppo, deve ancora togliersi di dosso il marchio di città violenta o mafiosa per quanto accaduto in passato. Non credo che gridare all’emergenza sia il metodo giusto. Purtroppo, in passato, chi lo ha fatto ne ha tratto consensi e carriera politica. Non è una cosa che ci riguarda. Noi miriamo a fare in modo che questa diventi una città normale. Non a caso, il tavolo prefettizio è stato convocato in città. C’è sicuramente un’attenzione maggiore su quanto sta accadendo in questo periodo. I dati, comunque, parlano di una drastica riduzione di incendi e danneggiamenti, anche se rimangono fenomeni preoccupanti”. Intanto, lo stesso Messinese, confermando quanto sostenuto dal suo vice Simone Siciliano in consiglio comunale quando si è trattato di rispondere alla mozione presentata dal gruppo del Pd, conferma che i componenti della giunta hanno dovuto denunciare fatti anomali. “Non parlerei di minacce – conclude – sicuramente, quanto accaduto in estate a Scavone con i rifiuti che hanno invaso due arterie cittadine, il successivo incendio alla tensostruttura di Macchitella ma anche i rifiuti depositati davanti alle abitazioni di due assessori, sono tutti fatti che non fanno stare tranquilli. Sul fronte dei rifiuti, stiamo conducendo un’azione che, inevitabilmente, farà emergere ulteriori anomalie. In ogni caso, vivo in una città che mi permette di muovermi tranquillamente a piedi, anche a notte fonda, senza dover temere conseguenze o pericoli. Non credo che ciò possa capitare in comuni che, invece, passano per essere esempi di assoluta vivibilità”. 

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