L’Eni pronta a realizzare un hub per il porto isola ma i primi investimenti partiranno nel 2016

 
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Gela. L’Eni potrebbe ampliare il proprio investimento con l’avvio di un hub per la distribuzione e vendita di gas.

Un punto di alimentazione sarà realizzato al porto isola e anticiperà lo studio di interesse avviato dai manager del colosso energetico del cane a sei zampe per un nuovo investimento. Intanto il progetto di riconversione della fabbrica Eni va avanti, passando dalla fase di progettazione a quella più pratica con i primi interventi di adeguamento meccanico degli impianti. Comunque, per gli interventi più importanti bisognerà attendere il primo semestre del nuovo anno. “Stiamo avviando una serie di attività interne – spiega Alfredo barbaro, amministratore delegato di Rage (Raffineria Gela) – per garantire una continuità occupazionale ai lavoratori dell’indotto”. Tra le isole della fabbrica si pensa già alla realizzazione di coperture alle vasche, allo smantellamento del dissalatore e al completamento del campo prova previsto entro la fine dell’anno per garantire occupazione a circa 400 lavoratori dell’indotto. Prosegue l’ampliamento del centro formazione inaugurato negli scorsi mesi. Alle imprese locali sarà concesso, inoltre, la possibilità di partecipare ai bandi per manutenzioni in altri siti fuori dall’Italia, cosi da impiegare altre risorse dell’indotto ormai agli sgoccioli anche con le casse di previdenza. Intanto, martedì prossimo tutti gli attori principali torneranno al ministero per lo Sviluppo economico a Roma, per fare il punto della situazione sia sull’iter dell’investimento da 2,2 miliardi di euro che prevede la realizzazione, entro il 2017, di una Green refinery, l’avvio delle bonifiche e dell’attività di estrazione di gas, on e off shore, che l’accordo di programma presentato dall’amministrazione comunale. Eni e Comune in quella sede saranno chiamati a fare quadrato sugli investimenti per definire il futuro economico industriale della città. In attesa del vertice capitolino, anche ieri i segretari di Cgil, Cisl, Uil e Ugl, settore chimici, rispettivamente Gaetano Catania, Francesco Emiliani, Maurizio Castania e Andrea Alario, hanno incontrato il management della Raffineria.

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