L’ex fidanzata presa di mira, una bombola e il gas aperto in casa per minacciarla: condannato un giovane

 
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Gela. Non avrebbe accettato la fine della loro relazione sentimentale, al punto di minacciare, anche impugnando un’accetta, la sua ex fidanzata. La fine della relazione. Adesso, è arrivata la condanna a due anni e mezzo di reclusione per il giovane Mirko Greco. Il verdetto è stato pronunciato dal giudice Antonio Fiorenza che ha accolto in pieno le richieste arrivate dal pubblico ministero Pamela Cellura. Il giovane, difeso dall’avvocato Rocco Guarnaccia, ha sempre contestato le accuse, sottolineando di aver a sua volta presentato diverse denunce. Per i magistrati della procura, però, Greco non si sarebbe limitato a minacciare la ex e i familiari della giovane. In un caso, l’avrebbe colpita alla mano con una piccola accetta. Inoltre, in base alle accuse, avrebbe cercato di intimidire la giovane e i familiari, collocando all’interno della loro abitazione una bombola e attivando la valvola del gas. Una richiesta di condanna è arrivata anche dall’avvocato Giovanni Cannizzaro, legale di fiducia della giovane costituita parte civile. La difesa, invece, ha sollevato molti dubbi rispetto alla ricostruzione dei fatti arrivata in aula. La linea, però, non è stata accolta dal giudice Fiorenza che ha emesso un dispositivo di condanna. 

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