L’ex moglie presa di mira, minacce e violenza nella loro abitazione: un disoccupato al centro delle accuse

 
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Gela. Una serie di ripetute violenze sulla ex moglie gli sono già costate le condanna, in primo grado, a tre anni e sei mesi di reclusione. Le violenze nella loro abitazione. Adesso, un disoccupato cinquantaduenne ha deciso di rivolgersi ai giudici della corte d’appello di Caltanissetta. Contesta la decisione assunta in primo grado dai magistrati. Tutto, stando alle accuse, si sarebbe svolto all’interno di un nucleo familiare già decisamente a rischio. Il disoccupato avrebbe preso di mira l’ex moglie, con la quale i rapporti si erano da tempo incrinati. Minacce ma anche violenze fisiche, al punto da convincere la donna a denunciare. Senza un lavoro e con diversi precedenti penali alle spalle, il disoccupato avrebbe sfogato la propria insoddisfazione assumendo atteggiamenti sempre più violenti. La donna e i figli scelsero di allontanarsi dall’abitazione. In primo grado, le accuse mosse dai magistrati della procura ressero. Adesso, spetterà ai giudici della corte d’appello valutare nuovamente il suo caso.

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