L’inchiesta “Tomato”, lo spaccio nelle scuole tramite un chiosco: la preside dello Scientifico, “non appartiene al nostro istituto”

 
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Immagini di repertorio

Gela. Nell’operazione  antidroga denominata “Tomato”  che ha portato all’esecuzione  di 16  arresti eseguiti la scorsa notte dai Carabinieri del reparto territoriale, lo spaccio avveniva anche durante la ricreazione nel polo provinciale che ospita ben tre istituti scolastici.


Ad essere arrestato l’ex gestore del chiosco ubicato a Piano Notaro in cui si trovano l’istituto tecnico industriale “Morselli”, il liceo scientifico “Vittorini” e l’istituto “Majorana”. L’ex gestore del chiosco fino al 2015 usava la struttura per spacciare . Sono  i carabinieri nel corso della conferenza stampa  che si è tenuta presso i locali della procura di contrada Giardinelli ad evidenziare  che era proprio il gestore del “casotto” a fornire la droga durante la pausa di metà mattinata. Il  dirigente scolastico del Liceo Scientifico Angela Tuccio precisa- “il chiosco non è di proprietà del Liceo Scientifico ma è ubicato nell’area provinciale di Piano Notaro su cui insistono altri istituti scolastici – aggiunge inoltre – l’attuale gestore è un’altra persona e non la persona citata nell’articolo”.

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