L’iter per i lavori al porto rifugio è fermo, il comitato scrive a Babbo Natale: “Il problema è la burocrazia”

 
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Gela. Una lettera aperta a…Babbo Natale. L’hanno scritta i componenti del comitato pro porto che, ancora una volta, lamentano i ritardi nell’iter per l’avvio dei lavori

al porto rifugio, da tempo insabbiato.

“Il problema si chiama burocrazia”. Nella provocatoria missiva, a firma del presidente del comitato Massimo Livoti, si chiede a Babbo Natale di farsi portavoce della città, anche davanti al governatore siciliano Rosario Crocetta. “Tutto dipende dalla volontà politica – scrivono – e da un grosso problema chiamato burocrazia”. Gli stessi componenti del comitato pro porto sperano che la prossima stagione estiva possa essere quella buona per riavere un porto rifugio efficiente e adatto ad una città di mare. Tutto questo, nonostante la firma sul protocolo di intesa che stanzia i fondi messi a disposizione da Eni per gli interventi nel sito.

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