L'ombra di un fallimento pilotato, dal gup di Milano quindici imputati: ci sono anche imprenditori e professionisti gelesi
Gela. Le casse di un’azienda edile, con sede legale nel milanese, sarebbero state svuotate, con fondi distratti per pagare spese personali o destinati ai propri patrimoni.{module Sponsor}L’azienda ave...
Gela. Le casse di un’azienda edile, con sede legale nel milanese, sarebbero state svuotate, con fondi distratti per pagare spese personali o destinati ai propri patrimoni.
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L’azienda aveva sede nel milanese. Così, davanti al giudice dell’udienza preliminare del tribunale di Milano, sono finiti quindici imputati. Tra loro, ci sono anche alcuni professionisti ed imprenditori gelesi. I magistrati della procura di Milano, negli scorsi mesi, hanno formulato la richiesta di rinvio a giudizio. In base alle accuse, tratte da una costola dell’inchiesta madre “Cash flow”, il gruppo avrebbe sistematicamente agito per far fallire l’azienda, di modo da avere gioco facile nel gestirne i fondi. Sarebbe stata scoperta falsa documentazione, utilizzata proprio per coprire le presunte manovre illecite. Tra i difensori, ci sono gli avvocati Flavio Sinatra, Davide Limoncello, Ivan Bellanti e Giuseppe Smecca.
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