L’omicidio di Gaia e Sofia Trainito, concesso un nuovo termine per valutare lo stato mentale di Giuseppa Savatta

 
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Il fermo di Giuseppa Savatta

Gela. Il giudice delle indagini preliminari Lirio Conti ha concesso un ulteriore termine al pool di periti che sta valutando lo stato psichico della quarantunenne Giuseppa Savatta.


Le valutazioni sullo stato psichico della donna. La donna, lo scorso dicembre, uccise le due piccole figlie, Gaia e Sofia Trainito, all’interno dell’appartamento di famiglia, in via Passaniti, nel cuore del centro storico. I tre esperti scelti per valutare la capacità di intendere e di volere della quarantunenne, già nelle scorse settimane, avevano ufficialmente richiesto una proroga, di modo da poter completare la relazione che verrà depositata e valutata dal magistrato. Ad inizio marzo, lo stesso gip aveva concesso sessanta giorni di tempo per completare le attività, previste nell’ambito dell’incidente probatorio. Così, in aula si tornerà ad inizio luglio, con la possibilità di acquisire la relazione peritale. Nel pool di consulenti, ci sono Isabella Merzagora, dell’Istituto di medicina legale dell’Università di Milano, Roberto Catanesi, della sezione di criminologia e psichiatria forense del Policlinico universitario di Bari, e Carlo Monteleone, psichiatra catanese. Giuseppa Savatta è difesa dagli avvocati Pietro Pistone e Maria Luisa Campisi. La fase delle indagini, coordinata dai magistrati della procura, viene seguita anche da Vincenzo Trainito, padre delle due bambine uccise, e dagli altri familiari, rappresentati dagli avvocati Flavio Sinatra e Giovanni Giudice. Tutte le parti hanno scelto di nominare propri consulenti.    

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