L’ultimo saluto a Nunzio Iraci morto a 16 anni mentre accendeva un braciere

 
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Gela. Si terranno domani pomeriggio i funerali di Nunzio Iraci, il ragazzino di 16 anni deceduto per avere riportato ustioni nel settanta per cento del corpo mentre alimentava un braciere. Il suo cuore ha smesso di battere sabato scorso, dopo tre settimane di agonia. L’infortunio domestico avvenne il 13 febbraio in un appartamento di via Palermo.

Lo sfortunato ragazzo ricevette i primi soccorsi dalla madre. La donna riuscì a domare le fiamme ma non a lenire gli effetti devastanti causati dall’esplosione di una confezione di alcol utilizzata per alimentare il braciere. La donna riportò lieve scottature al volto e alle mani.

I medici del Pronto soccorso di via Palazzi ordinarono il trasferimento di Nunzio Iraci presso il più attrezzato centro grandi ustioni dell’ospedale “Villa Sofia” di Palermo, avvenuto a bordo di un elisoccorso medicalizzato. I chirurghi dell’ospedale palermitano hanno cercato di strapparlo al suo tragico destino, sottoponendolo a mirati interventi di ricostruzione della pelle.

Il 5 marzo le infezioni hanno avuto la meglio su Nunzio Iraci. Un corteo muoverà oggi pomeriggio alle quattro da via Palermo 8 fino alla chiesa Madre dove si terranno i funerali per l’ultimo addio e la definitiva tumulazione. 

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