La banda di Sant’Ippolito, i minori dai giudici: uno degli imputati sceglie il rito abbreviato

 
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La scena di un incendio doloso ripresa da sistemi privati di videosorveglianza

Gela. I quattro giovanissimi coinvolti nell’inchiesta “Praesidium”

sono finiti davanti ai giudici del tribunale dei minori di Caltanissetta.

L’indagine “Praesidium”. Solo tre, però, hanno scelto di sostenere il dibattimento. L’altro imputato, difeso dall’avvocato Giuseppe Fiorenza, verrà invece giudicato con il rito abbreviato. Sono ritenuti componenti della presunta banda di Sant’Ippolito, scoperta dai magistrati della procura e dagli agenti di polizia del commissariato. Incendi d’auto, furti in appartamento, spaccio di droga e danneggiamenti. Sono queste le accuse che vengono mosse ai quattro, che avrebbero fatto da supporto ai presunti capi del gruppo, finiti anche loro in manette. Giovanni Canotto, Carmelo Meroni e Paolo Melilli, per gli investigatori, sarebbero stati i veri organizzatori delle azioni. Le strade di Sant’Ippolito finirono al centro di una serie di verifiche degli investigatori, effettuate attraverso intercettazioni ambientali, appostamenti e riprese video. Il rito ordinario è stato scelto, nell’interesse dei loro assistiti, dagli avvocati Davide Limoncello, Ivan Bellanti e Gloria Iannizzotto. Il dibattimento si aprirà a novembre.

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