La Bmw rubata ad un imprenditore, arrivano tre assoluzioni: l’auto ritrovata vicino ad un ovile

 
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Gela. Non ebbero alcun ruolo nel furto di una potente Bmw, destinata al meccanismo del cavallo di ritorno. L’auto ritrovata vicino ad un ovile. L’auto apparteneva ad un imprenditore locale e venne ritrovata dagli agenti di polizia nei pressi di un magazzino, attiguo ad un ovile. Adesso, arriva l’assoluzione per Alberto Drogo, Gianfranco e Antonio Farruggio, accusati di ricettazione. La decisione è stata pronunciata dal giudice Marica Marino. Difesi dall’avvocato Nicoletta Cauchi, hanno sempre escluso di sapere del furto e del successivo cavallo di ritorno, ovvero dei soldi che sarebbero stati pagati da un collaboratore dell’imprenditore per riottenere l’automobile. Una vicenda che finì anche tra gli atti dell’inchiesta antimafia “Inferis”. I tre imputati, invece, si sarebbero trovati nell’ovile solo per ragioni di lavoro, come più volte ribadito dal loro difensore. Il pubblico ministero Gesualda Perspicace, invece, ha chiesto la condanna a due anni di reclusione ciascuno. Una linea d’accusa, ancora una volta contestata dalla difesa degli imputati. Da quanto successivamente emerso, la Bmw sarebbe stata rubata dal gruppo che in quel periodo faceva capo al boss Peppe Alferi. L’obiettivo era ottenere denaro per la restituzione.

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